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Un “pullmino” a sei ruote: la Six Wheeler (1903)

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“QUANDO QUATTRO NON BASTANO…” (PARTE 3)

(continua da parte 2)

Prima di raccontarvi cosa combinò Milton Reeves dopo il flop Octoauto, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di qualche anno.

pullman automobiles logo

Anno 1900, York, Pennsylvania. La Broomell, Schmidt & Co. Ltd., società che produceva apparecchi di riscaldamento a vapore e sistemi di tiraggio indotto, venne ricapitalizzata e rinominata The Broomel, Schmidt & Stacy Co”. Tale società, che proseguì con la sua classica e ben avviata produzione, nel 1903 lanciò sul mercato un’automobile a sei ruote: la Broomell Six Wheeler. Il fondatore AP Broomell decise di rinominare la fabbrica in Pullman Automobiles, per rifarsi al lusso e alla qualità per cui erano noti gli autobus e i vagoni ferroviari prodotti dalla più nota Pullman Company di George Pullman. Da quell’anno la sei ruote venne commercializzata come Pullman Six Wheeler.

Pullman Six Wheller 1903
La Pullman Six Wheeler del 1903

La Six Wheeler si presentava come una moderna carrozza a sei posti dotata di tre assi equidistribuiti sul telaio: un asse frontale sterzante, un asse centrale motrice e un asse posteriore ancora sterzante.
Gli assi anteriori e posteriori erano collegati in modo tale che quando le ruote anteriori sterzavano in una direzione quelle posteriori voltavano in quella opposta.
La vettura era spinta da un motore due cilindri, di potenza troppo ridotta per una vettura di queste grandi dimensioni. Ma questo non era il suo problema più grosso.
Ma la Six Wheeler aveva un enorme e congenito difetto di progettazione riguardante la trazione ripartita sull’asse centrale: quando si trovava su un fondo sconnesso o semplicemente a “cavallo” di una buca la vettura faceva da “ponte” e l’asse centrale rimaneva sospeso e impossibilitato a fare trazione. Un difetto non da poco che, inutile a dirsi, indirizzò il modello verso il fallimento.

Pullman Six Wheller 1903
La Pullman Six Wheller del 1903

Di questa automobile ne furono prodotti (e venduti) pochissimi esemplari. Già 1904 i diritti di produzione della Pullman Automobiles vennero ceduti alla York Motor Car Co., la quale continuò la produzione di automobili a marchio Pullman dal 1904 al 1917, ma con quattro “banali” ruote.

Pubblicità Pullman Automobiles 1910
Pubblicità Pullman Automobiles (1910)
 Pullman Model H Light Touring 1908
Pullman Model H Light Touring (1908)
Pullman Model O Roadster 1910
Pullman Model O Roadster (1910)

La sei ruote di Charles T. Pratt  (1907)

Nel 1907 l’industriale Charles T. Pratt, proprietario della Chuck Pratt Works, brevettò un modello di automobile a sei ruote che prevedeva, a differenza della Six Wheeler, l’utilizzo degli assi anteriore e centrale per lo sterzo e il posteriore esclusivamente dedicato alla trazione. La vettura era spinta da un motore da 75 cavalli, con un’interasse di 4,30 metri.

La sei ruote di Charles Pratt (1907)

Pratt dichiarò ai giornali che aveva costruito questa sei ruote per suo personale uso, ma brevettò la sua invenzione nel gennaio 1907 (brevetto 842.245) e nel maggio 1908 (brevetto 888.737).

Una pubblicazione dell’epoca descriveva il brevetto di Charles T. Pratt con queste parole:

Le ruote sono montate su elementi longitudinali, che sono imperniati su molle posteriori per ciascun lato. 
Con questa modalità di supporto viene trasmessa una quantità di urti molto inferiore alla scocca della macchina rispetto a quanto accade normalmente, poiché le disuguaglianze nella strada, causando un aumento o una depressione di una delle quattro ruote, solleveranno o abbasseranno la molla del corpo di solo la metà tale importo, purché l’altra ruota sullo stesso lato rimanga sul livello.

(The Horseless Age Magazine, 1907)

Un estratto del brevetto depositato da Pratt (1907)
Un estratto del brevetto depositato da Pratt (1907)

Dopo questa breve parentesi, torniamo a parlarvi del nuovo progetto di Milton Reeves.

(continua…)

QUANDO QUATTRO NON BASTANO

Prima Parte – Introduzione
Seconda Parte – Milton Reeves Octoauto (1911)
Terza Parte – Pullman Six Wheller (1903)
Quarta Parte – Milton Reeves Sextoauto (1912)
Quinta Parte – Lorraine-Dietrich (1908)

Manuele C. Riccardi

Classe 1987, oltrepadano DOC (può essere sia un pregio che un difetto...), collaboratore giornalistico per alcune testate locali. Sommelier con il pallino per le auto d'epoca e le gare di regolarità. Appassionato della storia di vecchi marchi commerciali e automobilistici. Uno su tutti? La Bugatti!