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Andar per cantine: la Tenuta Riccardi
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Tocca prendere in prestito uno dei versi più celebri della letteratura italiana, di quelli che non passano mai di moda. Ma cosa c’entra questo estratto de «L’Infinito» con un articolo dedicato ad una cantina dell’Oltrepo Pavese? Al posto di «siepe» mettete «bottiglia» ed otterrete un grande limite. Fin troppo spesso la cultura vitivinicola nella provincia piacentina si limita a due nomi: Gutturnio e Ortrugo. Sia chiaro, si tratta di ottimi vini che ben si sposano con la cultura culinaria piacentina, vini che però limitano lo sguardo ad altre produzioni. Produzioni che spesso si trovano ad una mezz’ora di auto dalla nostra provincia.
I Riccardi sono una famiglia di lunga tradizione vitivinicola che già nel lontano ‘400 coltivava alcuni appezzamenti di terra nei territori di Bobbio. L’attuale azienda viene fondata nel 1906 da Ernesto Riccardi il quale, dopo l’esperienza maturata insieme agli altri fratelli, decide di creare una propria azienda agricola nei pressi del borgo medievale di Soriasco. I primi vini vengono prodotti nel 1912, destinati sia al mercato locale che al mercato milanese e torinese. Nel 2009 nasce la linea OrodelPo, vini di qualità destinati esclusivamente al privato. Infine, con la vendemmia 2013, è entrato in produzione il Cabernet IGT senza solfiti aggiunti. Nel dicembre 2012 l’azienda è stata insignita del premio «Imprese Centenarie» dalla Camera di Commercio di Pavia.
Ad accoglierci nella Tenuta è il figlio di Mariano Riccardi, Manuele. Nel piccolo cortile della tenuta fa capolino la sagoma della 500 L, fida compagna di avventure e di lavoro. La piccola di casa Fiat non disdegna lo sterrato e si trova tanto tra i filari quanto nelle gare di regolarità cui partecipa come il Trofeo Renati.
Troviamo il tempo anche per un gradito assaggio: nella piccola taverna ci viene proposto un ottimo Pinot nero IGT. Un delicato profumo lascia spazio ad un sapore fresco e sapido.
Il mantra della famiglia Riccardi «il vino buono si fa solo con l’uva buona» si riflette nel calice: ogni vigneto è infatti meticolosamente progettato scegliendo la composizione del terreno, la densità d’impianto, le forme di allevamento (rigorosamente senza l’utilizzo di concimi e pesticidi chimici) e la migliore selezione di viti. Giunti alla piena maturazione del grappolo la vendemmia e le prime fasi della vinificazione vengono effettuate con il dovuto rispetto della natura nonché con l’ausilio di tecnologie d’avanguardia che preservano la genuinità del prodotto finale garantendone la massima qualità organolettica.
Ma come si raggiunge la Tenuta Riccardi? Il consiglio è quello di scegliere la via più tortuosa ma al contempo più panoramica. Lasciate quindi da parte la tratta che da Piacenza conduce a Stradella passando per Castel San Giovanni: raggiungete Borgonovo e poi imboccate la provinciale per Ziano…da lì in avanti il tragitto diventa piuttosto interessante: il panorama non si può descrivere, va ammirato anche fermandosi a lato della strada se necessario.
Ecco la mappa dell’itinerario consigliato: a bordo della nostra demo car il viaggio è stato decisamente godibile nonostante un brevissimo tratto in sterrato appena dopo il paese di Santa Maria della Versa. Niente di preoccupante comunque: la Tenuta Riccardi sarà pronta ad accogliervi dopo le fatiche del tragitto.
Classe 1988, nato a Piacenza, sono dottore in Giurisprudenza e redattore per Sportpiacenza.it. Collaboro attivamente con un forum di Fantacalcio e scrivo pezzi, dai contorni semi-seri, dedicati alla mia città. Appassionato di informatica, fantascienza in ogni sua declinazione e teatro mi sono avvicinato soltanto da poco al mondo dell’auto d’epoca. Inguaribile nostalgico, setaccio la rete a caccia di video di Gran Premi anni ‘70 e rally che hanno fatto storia. Come sogno nel cassetto ho una muscle car, magari una Corvette di fine anni Sessanta.