Garage VdS

Per fortuna che il detailing non finisce mai…

By  | 

Come tenersi occupati ai tempi della quarantena

In questi giorni di riposo domestico forzato, alcuni di noi hanno la fortuna di avere il garage sotto casa, proprio quello dove custodiamo le nostre amatissime “storiche”. Che lo siano anche per il Codice della strada poco importa, sono le nostre amatissime e basta.

A tutti quelli che come noi prendono sul serio l’invito del Governo a “stare a casa” e ci stanno, si pone il problema di che fare per occupare la giornata, non per renderla “produttiva” bensì per farla scorrere in una nuova dimensione, quella dell’autosufficienza. In questi giorni infatti, dobbiamo reinventarci, abbandonare la rassicurante routine, e fronteggiare la noia che è spesso al contrario di quanto si crede e foriera delle idee più geniali. A me a dire il vero non me ne sono ancora venute però non dispero e mi dedico alle storiche.

Cosa posso fare? Andare in giro abbiamo detto già che non è possibile, tecnicamente lo sarebbe però sostenere di portare il cane al parco con la Giulietta o con la 850 iscritta ASI sarebbe temerario per cui dobbiamo inventarci qualcos’altro. Cambiare l’olio e i filtri non è mai una brutta idea ma a meno che non abbiate un’officina attrezzata in garage questo non è possibile. Che ci rimane? Non pensate di andare dal gommista perché è chiuso e poi non potete andarci. Cos’altro? Pulirla? No, perché è ovviamente già splendente…. ma se la guardate un po’ da vicino, non con gli occhi dell’amore ma con quelli di quello schizzinoso del vostro amico, vedrete una serie imperdonabile di depositi di sporcizia, screpolature e altre amenità. Quindi, armatevi degli attrezzi necessari e iniziate il detailing della vostra gioia a quattro ruote.

Non ci vuole molto a noi neofiti per iniziare, occorre tanta pazienza e tempo.  Quest’ultimo come abbiamo detto prima non ci manca, abbiamo il lusso di poter rimandare a domani quello che non riusciamo a finire oggi.

Vi inizio a raccontare la mia di esperienza poi voi magari ci racconterete la vostra commentando questo post.

Ho comprato questa Iso Rivolta Lele nel 2013 e da allora l’ho sempre pulita, unta, aspirata, spazzolata, lucidata, “decontaminata” e ancora pulita, lucidata, etc. Non mi sono tuttavia mai soffermato per la cronica mancanza di tempo e osservarla negli interstizi del rivestimento del cruscotto, nelle pieghe dei sedili, nelle “intercapedine” tra gli strumenti e il fondo della plancia, attorno ai pulsanti del tunnel, sotto i poggia braccio. Insomma ho deciso di “vedere”, andare oltre l’apparenza e il risultato è stato sorprendente. Armato di spugnetta, pennellino, pannetto, comuni prodotti per la cura dell’auto mi metto all’opera. Il vero valore aggiunto qui non è il prodotto specifico, è la pazienza e la precisione. Ho scoperto che dietro gli strumenti si annidavano giacimenti di stratificati di polvere vecchia di 50 anni e ho riflettuto. Lasciarla per preservare l’originalità oppure toglierla lasciando respirare la pelle? Originalità non significa sporcizia per cui, la mia personale battaglia contro gli angoli più remoti e oscuri è iniziata.

Mi chiudo in macchina e facendomi luce con il telefonino, osservo la pelle color ghiaccio che riprende vita, pulisco il pennello sul pannetto che ho sulle ginocchia e vado avanti. In un bicchierino appoggiato sul posacenere c’è il detergente in cui intingo il pennello. Passano le ore, e mi accorgo che tutte le volte che “ho pulito” gli interni in realtà spostavo la polvere da dove si “vedeva” a dove non si vedeva ma sempre li stava. Sono passate sette ore e ho finito il cruscotto e le due pelli di vacca con cui è fatto. Domani mi aspettano i sedili anteriori e posteriori, poi le guide sotto i sedili, i mille rivoli dei rivestimenti, il baule, la ruota di scorta etc. A no, la ruota di scorta l’ho già fatta: a pensarci bene tutto è iniziato da li, in sette anni non l’avevo nemmeno mai vista ed era in condizioni che nemmeno i RIS l’avrebbero voluta toccare. Questo era una settimana fa! Buon detailing a tutti e fateci sapere le vostre esperienze!

Avatar

Classe '76, Dottore di ricerca, libero professionista e Master Sommelier FIS, coltivo da sempre la passione del vino e delle auto d'epoca. In entrambi i settori concentro il mio interesse sulle produzioni italiane di eccellenza come strumenti di crescita economica e diffusione della nostra cultura nel mondo. Punti deboli? Le supercar '60 e '70 ed i grandi rossi dell'Etna!

2 Comments

  1. Avatar

    David Brice-Bennett

    20 Marzo, 2020 at 20:52

    Manuel, Nice account…shows your dedication to the car. I am cleaning mine thoroughly as I rebuild it so it might look as clean as yours does.
    David

    • Avatar

      Manuel Bordini

      21 Marzo, 2020 at 16:04

      Thank you David! I’m sure you Lele will be stunning! Look forward to seeing pics soon!