Film

Cosa non fareste per una donna? C’était un rendez-vous

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Mai negare ad un regista i permessi per bloccare strade e mettere in sicurezza lo svolgimento di un suo corto, soprattutto se c’è di mezzo un appuntamento con una donna! La conseguenza? Un video di poco più di 8 minuti che mozza il fiato.

Stiamo parlando di Claude Lelouch e del suo cortometraggio uscito nel 1976: C’était un rendez-vous (Qui il video). Un video immediatamente censurato per le infrazioni del codice stradale commesse dal pilota durante le riprese e che portò all’arresto del regista.

Un pilota incurante di semafori, precedenze e sensi obbligati di marcia, sfreccia per le strade di Parigi, alle cinque del mattino. Un filmato autentico, senza effetti speciali, in cui l’auto non viene mai mostrata. La telecamera piazzata sul paraurti ci permette di godere di un unico folle piano sequenza a bordo di una Ferrari 275 GTB.

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A distanza di anni C’était un rendez-vous continua a far discutere, tanto da portare lo stesso Lelouch, nel 2006, a ricostruire un making of in cui spiega tutti i retroscena. La prima sorpresa è che in realtà l’auto è una Mercedes 450 SEL 6.9. Il sound della Ferrari è stato semplicemente sovrapposto in fase di montaggio. La seconda sorpresa è che il guidatore dell’auto è lo stesso Lelouch e non Jacques Laffite o Jacky Ickx, come si sussurrava al tempo.

Mercedes-Benz-450-SEL-Lelouch

Dopo l’arresto di Lelouch questo cortometraggio sparì dal normale circuito cinematografico, fino a quando non riapparve in versione Dvd. Il breve filmato, figlio di un vero e proprio “cinema verità”, oltraggioso e coraggioso, rappresentato con estremo naturalismo di riprese, ha scatenato negli anni le curiosità di appassionati di cinema e motori. Rumors e leggende, rinvigorite dalla carenza di distribuzione, sono ancora più accattivanti del filmato stesso ed hanno contribuito, nel tempo, ad aumentare l’alone di leggenda intorno al film.

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Una pellicola che ha rappresentato per molti una vera e propria fonte di ispirazione. Si pensi al video della Nissan “The Run”, allo spot pubblicitario di “Dior Homme” diretto dal regista inglese Guy Ritchie o al remake fatto da Lamborghini per pubblicizzare la versione Super Trofeo Stradale della (già) mitica Gallardo e a molti altri.

Quello di Lelouch rappresenta un filmato in sé autentico, vibrante ed unico nel suo genere. Una vera e propria botta di adrenalina, per un cinema che va, letteralmente, oltre ogni forma di limite con un finale che aggiunge quel tocco in più, dando un senso a tutta la storia. Ma del resto cosa non farebbe un uomo per la propria donna?

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Classe (da vendere!) 1989, nata a Catanzaro. Laureata in Organizzazione delle amministrazioni pubbliche e private ed in Scienze del lavoro. Sono un’appassionata di cinema vecchio stile. Considero Ingmar Bergman un maestro ed ogni tanto mi perdo a guardare qualche suo vecchio film. Mi piace ascoltare la musica e collezionare vecchi LP. La mia professione? Dispensatrice di consigli ai bisognosi e ascoltatrice DOC. Adoro la moda e i tacchi a spillo. Amo follemente tutto ciò che è poesia e nel tempo libero mi diletto a scrivere versi, che prima o poi farò leggere a qualcuno. Impazzisco per i libri e sono assolutamente convinta che prima o poi andrò a vivere in Provenza (con la mia amica Giulia) a stendere lenzuola bianche in un prato di lavanda.