Art

Intervista all’Artista – G.P.A. Gian Pietro Arzuffi

By  | 

“Il mondo è un enorme puzzle; il puzzle è la mia arte”; è questo il motto di Gian Pietro Arzuffi, artista che Diego Racconi ha intervistato per i lettori di VdS.

ritratto

Domanda forse banale (ma non troppo) chi è per te l’artista Arzuffi ?

Arzuffi è un artista che ha deciso di rappresentare il mondo, le persone, le emozioni e le esperienze sotto forma di puzzle. Una ricodifica della quotidianità e di ciò che ci circonda come un enorme assemblaggio di pezzi, dove ognuno ne fa parte integrante ed è tuttavia unico. Il messaggio principale che accomuna tutte le mie opere si sintetizza nella capacità che l’uomo moderno deve possedere nell’assemblare i pezzi della propria vita per creare un insieme armonico . Ogni giorno la nostra vita ci porta a confrontarci, relazionarci con altre persone. Ovviamente come la storia ci insegna, non tutti i pezzi possono essere incastrati: l’interazione si crea quando c’è condivisione.

601552_501115833263039_1066526058_n

Cosa ti ha spinto ad intraprendere il tuo percorso di artista?

La voglia di esternare il mio pensiero e le mie emozioni, attraverso un linguaggio personale e rispetto alla mia concezione del mondo. Questo è ciò che desidero trasmettere a coloro che osservano le mie opere.

     GIULIA 30x40_SMALL

La tua arte è chiaramente ispirata alla Pop art, ma ricodificata con un modello riconoscibile a prima vista: l’utilizzo dei puzzle come matrice iconografica. Che cosa vuoi esprimere attraverso questa tecnica?

Il puzzle identifica i soggetti ed i protagonisti delle mie opere ed inoltre mi permette di avere un senso di riconoscibilità immediata, che mi contraddistingua rispetto agli altri.

Cos’è per te fare Arte oggi?

Lasciare un segno del mio passaggio nel tempo e proiettare un proprio pensiero verso gli altri, che spero possa essere apprezzato e condiviso.

IMG_1156

Quanta poesia, anche visiva c’è nella tua arte?

La mia arte vuole essere innanzitutto una gratificazione ai sensi, un appagamento alla ricerca e al desiderio di bellezza.  A livello più inconscio , passando da uno stato di osservazione ad uno di contemplazione, c’è la volontà di spiegare il significato dell’idea che ha generato l’opera, spesso già rintracciabile e identificabile dal titolo.

Si dice che “l’arte è feeling (cioè sentimento) e quindi feeling (sentimento) è fare arte. Quindi per te fare arte è “provare un sentimento”? Il tuo modo di essere artista è più emotivo o razionale ?

Io vivo da artista creativo e quindi cerco di trarre quotidianamente ispirazioni dal mondo esterno o dal mio mondo interno. Per me fare arte significa soprattutto tradurre emozioni e quindi devo catturare l’istante, il momento che sto vivendo. Poi con calma e razionalità la sviluppo sulla tela. Ma tutto il quadro parte da un breve e fugace istante emozionale. Caratteristica dei miei quadri è l’utilizzo del colore, l’accostamento bilanciato e dalla luce che essi emanano. La bellezza è una conseguenza dell’armonia cromatica che determina il piacere visivo. Quindi la ricerca della bellezza sta proprio nella completezza dell’opera che talvolta tende a farci riflettere , altre volte vuole essere solo una finestra allegra e colorata sul grigiore della quotidianità.

OMAGGIO AD HARING 4

L’arte per te è ricerca continua? Nuove tecniche , nuove soluzioni?

Un artista che smette di fare ricerca, smette automaticamente di essere creativo. E’ opportuno sviluppare le proprie competenze al meglio, per proporre opere di qualità frutto di una maturazione attraverso prove, fallimenti e successi. Occorre spirito critico e impegno per arrivare alla perfezione.

la dea della pop art 5

L’Arte è rappresentazione o reinterpretazione?

L’arte è la rappresentazione di un idea, un concetto o uno stato emotivo che viene reinterpretato dall’artista secondo il proprio gusto e stile personale. Quindi alla domanda rispondo che l’arte è la rappresentazione reinterpretata della realtà attraverso gli occhi e la sensibilità dell’artista. Altrimenti sarebbe semplicemente una fedele riproduzione di quello che osserviamo.

IMG-20130210-WA0000

In che circostanze vengono le idee migliori ?

Normalmente le idee migliori sono inaspettate. La creatività ha questo pregio e questo difetto : nessuno sa come farsi venire un’ idea vincente e quando questa arriva ti coglie impreparato. Per questo è importante fissare il momento in maniera indelebile.

Ti dispiace staccarti da un pezzo che hai venduto ?

Assolutamente no, perché ogni pezzo che esce dal mio studio per far parte di una collezione in una casa o in un museo, so che diventerà parte della vita e del luogo in cui verrà inserita. Sarà criticata , osservata, ammirata, contemplata, capita. Ogni giorno chiunque guarderà una mia opera penserà a me. Le opere sono come figli che viaggiano nel mondo, una parte di te che sei felice lasciare libera.

7762_546676225373666_1936275538_n

Progetti per il futuro?

Collaboro con un amico artista, con cui ho fondato il progetto 421Art ( 4 mani 2 menti 1 opera) realizzando opere in compartecipazione , fondendo due stili diversi apparentemente distanti sulla stessa tela. Un altro progetto ambizioso cui aderisco è Italian Artist, un gruppo di lavoro nato dalla selezione di artisti, con l’intento di portare l’arte italiana all’estero attraverso musei, ambasciate, accademie di belle arti, etc. Un progetto in cui credo e punto molto, che si basa sulla collaborazione totale e sulla partnership tra gli artisti, imprenditori , istituzioni , riviste, privati , sponsor. Come si dice l’unione fa la forza…

Per ammirare altre opere dell’artista e per ulteriori curiosità potete consultare il sito: www.arzuffiart.it

Avatar

Diego Racconi classe 1968 , da tempo mi occupo di arte e di organizzazione eventi. Perito elettronico, artista per vocazione e ispirazione, mi sono proiettato ultimamente su soggetti automobilistici, dopo essere stato affascinato da questi capolavori durante una manifestazione storica. L'arte mi ha sempre accompagnato, sia attraverso lo studio del pianoforte, le sculture, la realizzazione delle tele. Un mondo complesso e difficile, dove però è possibile esprimere al meglio emozioni e sensazioni nell'effimero e sfuggevole mondo contemporaneo.