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Nautilus 2025 – Su Quel Ramo del Lago di Como

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SCINTILLANTE ATMOSFERA LUNGO UNA DELLE SPIAGGE PIU’ BELLE DEL LARIO, TRA SCORZE D’ARANCIA, MOTOSCAFI DA CORSA E TANTE BELLE AUTO

Foto di Augusto Pellucchi

C’è un po’ di mistero in uno degli angoli più lontani dal via vai di turisti che, non appena fa bel tempo, affollano le strette strade del lago più invidiato del mondo. Un mistero che da anni preserva lo stile unico di un hotel che guarda al bello del passato, con ammirazione e orgoglio, ben prestatosi come cornice ad un meeting di gran macchine, dove si viene conquistati da un acceso clima di relax che odora di spritz. Quanto è stato in scena al Nautilus, grazie ai ragazzi di Motoring Attitude, sotto l’ultimo sole caldo dell’anno, è come se d’improvviso James Bond, Aristotele Onassis, l’Avvocato Agnelli e altri nomi di pari livello, si fossero dati appuntamento e avessero deciso di rendere un normale sabato pomeriggio in un qualcosa di indimenticabile. Equipaggi da un po’ tutta Europa, anche molto giovani, attirati anche dalla buona estate italiana, sono accorsi con pezzi stratosferici, concedendo spazio pure ad affermate utilitarie, ben immersi tra quelle bianche pareti e infissi in massello d’antan. Grande contributo a questa grande giornata è stato dato da classiche fuoribordo, grazie ad alcuni piloti e al Museo della Barca Lariana, che hanno dato uno spettacolo unico e coinvolgente della costa.

VACANZA PER SEMPRE

Foto di Augusto Pellucchi

All’ombra del suggestivo Hotel Nautilus, un vero gioiello architettonico, hanno trovato posto classiche e youngtimer, dove specialmente quelle fino agli Anni ’70 si sono integrate e adagiate, come in un vecchio album di ricordi. L’Eldorado degli Anni ’90-2000 e la 250 SE si sono ben acquattate all’ombra, ma la meglio riposta è stata la Mistral: accomodata in un garage che sembra rimasto inalterato da decenni, cosa che lo rende magico, a far compagnia ad una Renault Floride nascosta sotto un telo bianco, una cosa che molti dei presenti si ricorderanno per sempre di questa esperienza. All’appello hanno risposto tante vetture, come ben due esemplari di Khamsin, capolavoro di Gandini per Maserati; una delle prime Lotus Esprit; una Ferrari 512 BB; una Peugeot 504 coupé, rarità francese disegnata da Pininfarina; Citroen SM e l’unica Alfa 8C con cambio manuale, ovvero quella recentemente aggiornata dalle Officine Fioravanti. Bello vedere poi dei gentlemen driver molto giovani rubare dal papà la Lancia Aurelia B20, l’Alfa 2600 Touring, la Lancia Aurelia B24 e la Borgward Isabella. E poi dicono che ai ventenni interessano solo i monopattini. Tante Porsche 911, raffreddate e colorate in tutti i modi possibili, compresa una con livrea Rothmans e con qualche interessante avventura sabbiosa alle spalle da raccontare. i quarant’anni dell’Alfa 75 sono stati ben ricordati con l’esposizione di quell’esemplare di Twin Spark che, sui tornanti del Mottarone, ha prestato servizio come safety car all’ultima edizione del Tutto Bene Hillclimb.

UN GRAN BEL FEEDBACK

Foto di Augusto Pellucchi

Il Nautilus ha voluto omaggiare la Formula 1 al tempo del rischio e dei regolamenti ancora ad ampio respiro con la Dallara F190 motorizzata Cosworth, con cui Emanuele Pirro ha corso nella stagione 1990. Ferrari sempre smagliante, qui con 512TR, F430 Scuderia, 308 color argento e 348 Giallo Modena. A Lamborghini risulta facilissimo farsi notare, con quelle portiere alate montate su Murcielago e Diablo, quest’ultima nell’introvabile versione GT. Mini con la famiglia quasi al completo, comprendente anche quella famosa Small fatta a Lambrate dalla Innocenti e una one off molto speciale: la The Machina, una Cooper S JCW, fatta con futuristico assetto da track day, un’idea nata da una collaborazione tra Mini e il Deus Cafè di Milano. I sassolini bagnati dall’acqua sono stati un’occasione imperdibile per scattare molte foto con dei fuoristrada nella posa giusta, e così ci hanno trovato posto Jeep CJ; Fiat Panda 4×4; Porsche Cayenne, tra cui una che promette un rapido servizio di soccorso per una fantomatica popolazione di delfini nel Lago di Como; e una bella Toyota 4Runner, in tiro come da nuova. Perfettamente in sintonia con l’ambiente la Cadillac 62, di un limpido verde acqua. Tra gli alberi ne son seguite altrettante, come Siata 208S, Jaguar XK180 e Aston Martin Vantage. Libera creatività è stata concessa, giustamente per non farli annoiare, ai più piccoli armati di gessetto che non hanno risparmiato la carrozzeria di una malandata Ritmo, riconvertita a lavagna su ruote. Interessante pure la Mercedes R 55 AMG, monovolume che a suo tempo non ha riscosso grande interesse, ma che in questa veste ipervitaminizzata ha il suo perché.

DOMINARE LE ONDE

Foto di Augusto Pellucchi

Al Nautilus 2025 la nautica ha un ruolo importante, come dimostrato dal Carugati del 1953 spinto dal 1300 Alfa Romeo, e soprattutto non limitato a tenere fermi gli scafi sui rimorchi. In uno dei luoghi fondamentali dei GP di oltre cinquant’anni fa i motoscafi storici, spinti da motori di origine automobilistica, in primis dal Portello di Milano e con le effigi di Biscione e quadrifoglio, tenuti in perfetta cura, sono tornati a ruggire tra le onde e a darci dentro alla grande, rompendo la quiete emanata dalle montagne e regalando uno spettacolo di quelli con la S maiuscola.

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Foto di Augusto Pellucchi

Il Nautilus, con il pieno sostegno dei suoi partners, pure se non si tratta di un concorso d’eleganza, ha voluto dare un omaggio a chi si è distinto per stile e, in qualche modo, ha fatto breccia in questo bellissimo ambiente. L’Aurelia B24 Spider, vettura già vista al Concorso D’Eleganza che il Monza Auto Moto Storiche ha tenuto alla Villa Reale di Monza nel 2024; e la monoposto Dallara si sono aggiudicate il premio del marchio di orologi Unimatic. L’M1 tedesca e la Caddy hanno ricevuto un riconoscimento dal brand di accessori K&Y FOB. Gli occhiali Spektre Sunglasses hanno messo il loro sguardo, protetto dai raggi UV, alla Carrera 2.7 RS.

Foto di Augusto Pellucchi

Quello del Nautilus e del team di Motoring Attitude è una delle migliori rivelazioni degli ultimi anni in fatto di ritrovi motoristici, che porta il fortunato visitatore, o meglio partecipante automunito, ad allargare i propri orizzonti verso un campo che con l’automobile continua tutt’ora a condividere molto. Dopo Villa D’Este e Fuoriconcorso il Lago di Como trova un altro modo di farci dimenticare, seppur per un pomeriggio, tutto il brutto della vita e di portarci in un universo, tanto distante quanto vicino, dove meccanica e design s’incontrano e superano i limiti della nostra immaginazione.

Augusto Pellucchi

Classe 1986, appassionato fin da bambino di tutto ciò abbia un motore, un volante e quattro ruote. Per me l'auto è un qualcosa che dà emozioni, non un banale e insipido mezzo di trasporto. Quando non ho niente da fare mi piace girovagare in auto tra i monti del Lario. Portatore inguaribile di una malattia terribile chiamata Virus Alfa.