
Collezionismo
Coppa Milano Sanremo 2025 – Classe a dura prova
LA SEDICESIMA EDIZIONE DELLA PIU’ ANTICA E GLAMOUR GARA DI REGOLARITA’, DOPO LA BELLEZZA DI QUASI 1.000 KM PERCORSI, GIUNGE AL TERMINE NELLA MONDANA MILANO, IRROMPENDO NELLA DESIGN WEEK

A pochi passi dal Quadrilatero della Moda, nel bel mezzo della movimentata settimana del mobile, si è conclusa l’edizione 2025 della Coppa Milano Sanremo, firmata da Equipe International: una delle prove di durata per auto storiche più ambite, affascinanti e rinomate del calendario ACI Sport. Una quattro giorni che, vista da fuori, sembra focalizzarsi su uno stile di vita felliniano, ma che invece riserva un’esperienza a base di adrenalina e frenesia. Esperienza nella quale pezzi di inestimabile valore, soliti mostrarsi in tiro ai saloni e alle aste, si buttano senza paura in mezzo al vento, polvere e fango, passando per nebbiose mulattiere di montagna, per poi trovare sollievo nel bagno di folla dei capoluoghi del jet set. Una grande occasione per testare un nuovo carburante alternativo che, a detta di chi lo ha creato, promette di essere salutare sia per i vecchi motori tanto per l’ambiente, grazie alle minori emissioni di CO2. Un tour avvincente che ha avuto l’onore e il piacere di essere accompagnato da Savina Confaloni.
CASCO O SMOKING?

Il bello della Coppa Milano Sanremo è sempre stato quello di unire, in elegante equilibrio, il lato lussuoso con quello sportivo, portando tutti gli equipaggi ad affrontare situazioni che, a tanti aspiranti piloti, farebbero rizzare i capelli, ma senza rinunciare al piacere, a fine tappa, di vivere una sontuosa serata di gala. Come ormai da tradizione, terminato il grosso dei lavori di ristrutturazione, la partenza del giovedì ritorna all’Autodromo di Monza, con la prima sessione di prove cronometrate, per poi spostarsi sul Lago d’Iseo, dove i partecipanti hanno potuto visitare i Cantieri Riva, un altro tempio dell’arte ingegneristica italiana e che nulla ha da invidiare a quella su ruote. Il venerdì ha visto gli equipaggi della Coppa Milano Sanremo spostarsi nel cuore delle Langhe piemontesi, passando per il Castello di Piovera, attraversando l’impervio quanto mozzafiato apennino ligure e discesa nella luminosa Rapallo. Il sabato ha visto le vetture respirare un bel po’ di sana brezza mediterranea, percorrendo tutta la costa, con sosta allo Yatch Club Carlo Riva di Loano ed infine raggiungimento della floreale Sanremo, dove si è tenuta l’ultima serata. Gran finale la domenica, con le ultime prove cronometrate al Palazzo Mazzetti di Asti, terra di spumanti, e ritorno a Milano presso l’Automobile Club di Corso Venezia, per le scintillanti premiazioni.
CLASSICHE SENZA PAURA

La Coppa Milano Sanremo ha visto partecipare modelli di ogni tipo, costruiti negli anni delle edizioni storiche, ovvero tra il 1906 e il 1976, riservando però anche un’ampia presenza alle supersportive di oggi. Ben cinque esemplari di Fulvia Sport Zagato, tra cui quella di Andrea Zagato e Marella Rivolta, portatori di cognomi illustri dell’automobilismo italiano, hanno corso tra il Duomo e il teatro Ariston. Immancabili e irrinunciabili le 911, di ogni epoca, tra cui una prima serie che, come nei focosi Anni ’70, ha sfoggiato un pratico porta sci d’antan. La famiglia Cozzi, da sempre per passione e professione legata al biscione, ha fatto prendere un bel po’ di aria di montagna alla sua Giulia SS. Milano Classiche presente all’appello con una bellissima E Type nera, a cui mancava giusto la presenza di Diabolik ed Eva Kant. Occasione più unica che rara per vedere, per di più in movimento, una delle poche Ferrari 512 BB, per giunta in un colore assai lontano dal solito rosso. E poi ancora Porsche 356, Lancia Lambda, Fiat Balilla Coppa d’Oro, BMW 328, Lagonda M45, due Bugatti T40 e tante altre hanno reso le strade del nord ovest uno spettacolo, ma a ciò hanno contribuito anche le moderne e modernissime. Il Signor BBR Models, dopo la Stresa Classica, ha voluto portare la sua Testarossa, ma in scala reale, perfettamente a suo agio con 550 Maranello, 456 GT, F355 e le supercar di oggi, a cui si aggiungono un paio di Microlino, la vera erede spirituale della Isetta. Altro che settimana del design!
UN PODIO DI VELLUTO

Alla Coppa Milano Sanremo, tra le colonne dell’Automobile Club di Milano, si è svolto il sacro rito della premiazione, con quasi tutti gli iscritti, quelli rimasti fino all’ultimo e non fuggiti dalla cronica congestione meneghina, che si sono, ogni equipaggio a modo suo, distinti in questi quattro intensi giorni. I vincitori assoluti di questa sedicesima edizione sono stati Vesco e Salvinelli su una delle Fiat 508 S in gara; seguiti da Passante e Molgora, su Lancia Ardea, e Beccalossi e Marchioni, su Lancia Lambda Spider Casaro. Con la Porsche 911 T Ginesi e Rohr sono stati primi nella categoria Legends, mentre i più bravi con le Youngtimer sono stati Smussi e Smussi con l’MG TF. Tajana e Confalonieri, quest’ultima vicedirettrice di Ruoteclassiche, insieme alla loro Alfa Romeo Duetto, si sono aggiudicate la Coppa delle Dame.

La Coppa Milano Sanremo è uno degli appuntamenti più sciccosi del motorismo storico, eppure il bello è che non è solo un’esposizione itinerante: non è fatto solo di carrozzerie tirate a lucido con mille prodotti, ma anche delle stesse carrozzerie tutte sporche di terra e fatica, con le meccaniche messe a dura prova. Sapere che certe vetture, anche con molte primavere sulle spalle, vengano portate ogni tanto a fare ancora ciò per cui sono fatte è un qualcosa che rasserena la mente di noi malati di motori, perché significa che qualcuno non ha timore di viverle.ù