L'editto-riale

Arrivederci VitadiStile

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Con queste poche righe intendo salutare gli amici, i lettori ed i colleghi di VitadiStile, progetto che ho contribuito a fondare e che ho visto crescere fino a diventare un unicum nel panorama di varie testate cartacee e online che si occupano di motorismo storico.
Lascio questo straordinario progetto perché nei prossimi mesi non potrò più garantire l’apporto, l’impegno e la partecipazione che come guida della linea editoriale di VitadiStile mi erano richiesti. Non voglio nemmeno fare una carrellata di tutti i momenti più significativi di questi due anni, lavorando fianco a fianco o ‘fianco-Skype’ con i vari collaboratori, con il responsabile di redazione Alessandro e naturalmente con il mio socio Francesco, ai quali auguro un successo ancora maggiore di quello riscosso finora.

Voglio solo condividere un pensiero che è stato alla base delle mie riflessioni nelle ultime settimane, ed è questo: ‘bisogna saper scegliere’. Se avete letto i Dispacci del numero di giugno di Icon, bimestrale di Panorama, vi sarete trovati immersi in una veloce ma molto significativa riflessione sul coraggio, che prende le mosse da una intervista di Giovanni Soldini. In breve il coraggio non è un’azione eroica, quello forse è buon senso o semplice saper stare al mondo, no il coraggio per Soldini è scegliere, e non lasciarsi trascinare dalla corrente, ma seguire sempre la propria rotta. Per questo dal primo agosto lascio Vitadistile e passo ad una nuova fase, ma porterò sempre con me questa esperienza, e se mi capiterà qualche avventura degna di essere raccontata saprò che ci sarà sempre uno spazio dove poterla condividere con voi.

Ora chiudo, firmo e invio al responsabile di redazione per la pubblicazione, non mi rimane che augurare a tutti di riuscire a seguire sempre la propria rotta e di vivere una entusiasmante #vitadistile.

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Classe 1988, nato a Piacenza, golfista in erba. Formazione classica con tesina di maturità su Gianni Agnelli e laurea in giurisprudenza. La passione per l’antiquariato è di famiglia, passando per le macchine fotografiche anni ’50 – ’70, arrivo al motorismo d’epoca. Ho partecipato di recente alla 13 Chilometri Bobbio-Penice, gara di regolarità nella quale, sprovvisto di cronometro, tenevo il tempo con un automatico anni sessanta. Piazzamento dignitoso, giuria incredula!