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Cars and Coffee 2015: l’evoluzione della specie
Che il C&C edizione 2015 fosse più forzuto, coinvolgente, con un sito completamente restaurato (visibile qui) e dal pubblico decisamente più numeroso lo si sapeva fin da quando lo Staff organizzatore aveva annunciato che per l’anno in corso l’evento si sarebbe svolto in tre “tappe” differenti. Roba non da poco considerando la mole di lavoro che c’è dietro l’organizzazione di una sola mostra itinerante, figuriamoci moltiplicata per tre volte nell’arco di tutta la bella stagione.
Siccome ho personalmente preso parte solo all’ultima tappa, quella del ritorno alle origini dell’evento, svoltasi nel Vercellese e poi nel Torinese durante il pomeriggio, non mi soffermerò troppo sulle precedenti tappe di Brescia e Caserta anche se effettivamente va segnalata la massiccia presenza di pubblico, di drivers, di web celebrities e, soprattutto, di automobili rarissime in alcuni casi one off in rappresentanza di Case artigianali di assoluta esclusività. Modelli come la Bizzarrini 5300 GT Strada, realizzata in appena 133 esemplari al mondo e appartenuta a Little Tony, la Jaguar XJ220, prodotta con una gamma di soli 281 modelli o la Ferrari Testarossa Barchetta realizzata dalla Scuderia Baldini & Co in unico esemplare ma anche F40, F50, LaFerrari, Zonda ed Huayra sono tra i più alti nomi che sono stati presenti quest’anno.
La giornata all’insegna dell’automobilismo più esclusivo ed estremo che ha visto chiudersi il ciclo 2015 firmato Cars and Coffee, ha avuto come rendez vous mattutino l’abbazia di Santa Maria di Lucedio sita a Trino Vercellese. A partire dalle ore 10 il complesso abbaziale è stato teatro di uno spettacolo assolutamente unico in cui supercars ed icone storiche hanno sostato nei suoi cortili e prati garantendo ai drivers, ai fotografi e giornalisti la possibilità di conoscersi, confrontarsi, ammirare il luogo (contornato da una giornata di sole splendida) e le auto opportunamente distribuite nello spazio disponibile con criterio e facilità di movimento dallo Staff C&C.
Superfluo precisare quante bellezze automobilistiche erano presenti: Ferrari 599 GTO, 488 GTB, Enzo, F40, Alfa Romeo 8C Competizione (ben due di cui una Coupè e una Spider), Lancia Delta HF, Stratos, Morgan Aero 8, Huracán, AMG GT, Pagani Zonda C12 (portata in rappresentanza da Leonardo e Cristopher Pagani), Countach (di cui una nera guidata da Alfredo e Maria Paola Stola ed una 25° Anniversario) e molte, molte altre.
Un occhio di riguardo va dato al capolavoro proposto dalla Mazzanti Automobili, la Evantra, dotata di un motore V8 in alluminio di 7 lt. aspirato che eroga una potenza di 751 Hp a 7500 rpm con una coppia max di 860 Nm a 5000 rpm. Il motore ha un rapporto di compressione 11:1, è dotato di sistema di lubrificazione a carter secco, bielle e valvole in titanio, velocità massima superiore ai 350 km/h e zerocento in 3.2 secondi. Artigianalissima, limitatissima, esotica e bellissima.
La mattina è stata poi condotta dal rigorosamente tradizionale caffè (by Vergnano, uno dei must dell’evento), da un brunch per tutti i presenti e dal pranzo nelle sale dell’abbazia per i drivers e gli accompagnatori. Il tempo di fare due passi nei giardini e poi il mega, bellissimo, sinfonico, costosissimo convoglio si è trasferito nel primo pomeriggio a Volpiano, nel grande cortile della Sparco, già location pomeridiana dell’edizione passata. Questa parte della giornata, aperta a chiunque volesse ammirare le autovetture, ha orgogliosamente contato la presenza di una vera e propria fiumana di persone pronte con smartphone, fotocamere, figli da incanalare verso le giuste passioni e amici, tutti con gli occhi fissi sulla strada e le orecchie pronte a non perdere nemmeno una nota di quei motori costruiti ad arte.
Strategica anche la scelta di locations che vantano, per arrivarvi, rettilinei in grado di regalare alla giornata quel tocco race in più, con partenze e arrivi mozzafiato, motori ululanti e profumo di gomma surriscaldata.
L’enorme affluenza ha e avrà nelle prossime settimane un’ampia ripercussione via web: miriadi le foto e i video proposti da media partners ufficiali o semplici appassionati. Consiglio di seguire la pagina Facebook ufficiale del C&C per non perdervi nulla.
Per ora non mi resta che invitarvi a dare un’occhiata alla galleria fotografica per capire di cosa sono stati capaci di fare quei ragazzoni in polo bianca e dato l’enorme successo in tutto lo stivale di questo format che, da noi, vanta un successo secondo solo a quello americano (dove il brand è nato), rimango in trepidante attesa del 2016 e di quali altre meraviglie e novità il Cars and Coffee porterà con sé.