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Mercedes-AMG GT: il nuovo sogno di Affalterbach

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Oramai é sulla bocca di tutti, sta arrivando: la AMG GT é una realtà. Che sia bella, bellissima, non c’é dubbio; oramai ad Affalterbach ci hanno preso la mano a costruire automobili seducenti, e ce lo dimostrano un’altra volta.

La AMG GT é la seconda vettura sportiva interamente progettata e costruita da AMG dopo la acclamata SLS, erede spirituale della favolosa 300SL Gullwing.
Appena presentata, la GT si dimostra però un animale completamente diverso rispetto alla SLS; se quest’ultima difatti era nell’immagine e nello spirito una robusta muscle car tedesca, con buone doti sportive seppur con un carattere da vera gran turismo, la nuova AMG si presenta come una vettura più compatta, discreta, agile e soprattutto decisamente più adatta ad un uso quotidiano.
Porsche 911, Aston Martin V8 Vantage, Audi R8 e Jaguar E-Type R sono le sportive che la AMG GT tiene nel mirino.

Ad Affalterbach le prestazioni sono sempre di primo livello: sotto il (lungo) cofano della GT troviamo un motore otto cilindri a V con due step di potenza, 462 cavalli per la GT e 510 per la GT S top di gamma, accoppiato ad un nuovissimo cambio a 7 marce Speedshift DCT AMG a doppia frizione. Dotato di tecnologie all’avanguardia per migliorare prestazioni pur mantenendo consumi discreti, questo motore donerà sicuramente un sound potente alla GT, come da tradizione AMG.

Il design é assolutamente magistrale, con una linea compatta e seducente, seppur non così ardita come quella della pensionata SLS AMG: purtroppo le scomode ma teatrali portiere ad ali di gabbiano sono sparite, in favore a sportelli convenzionali.

La nuova AMG GT ha davanti già segnata una strada brillante e piena di successi, e speriamo che riesca a sottrarre qualche vendita alla Cavallina di Stoccarda, se non altro per voltarci a guardare ogni volta che ne passa una.

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Nato a Pavia nel 1992, ho vissuto in varie parti d'Italia seguendo la famiglia e, più tardi, seguendo i miei studi in biologia. I viaggi sono una delle mie grandi passioni, ed é proprio viaggiando che mi sono ammalato d'Africa. Landroverista da sempre e proprietario di Defender, amo girare per il mondo e fotografarlo: sin da quando sono bambino ho una macchina fotografica in mano, e un giorno spero di coronare il mio sogno di diventare un fotografo professionista. Adoro le automobili in maniera viscerale. Quelle inglesi mi fanno tremare le gambe.