Must

Sandro Munari: la favola di Francesca, un libro per il Drago

By  | 

Alzi la mano chi di voi non ha mai affrontato precipitazioni tanto fitte quanto fastidiose o temperature glaciali per seguire un rally, per poter sospirare ad ogni sbandata proprio in quel tornante, per sentirsi in quell’abitacolo dove, tra indicazioni del navigatore e rapide cambiate, il tempo pare scorrere in una dimensione a sé stante. Fulvia Coupe Rally Francesca, curatrice della pagina Facebook del Club “Amici della storica Lancia ing. Pier Ugo Gobbato” (abbiamo dedicato un’intervista al presidente Marino Parolin), coltiva da qualche anno una passione viscerale per due simboli del rallysmo italiano: la Lancia Fulvia Coupe e quel pilota che lei considera il dio dei rally, Sandro Munari. Francesca non ha vissuto quegli anni magici e si emoziona documentandosi su libri, riviste ed immagini video d’epoca. Immagini e video che vedono assoluto protagonista il suo idolo, il Drago di Cavarzere.

Sandro Munari al volante

Sandro Munari al volante

Da anni Francesca colleziona modelli in scala di Fulvia Coupé – “sono a quota 470, solo Fulvia Coupe“, mi precisa nella nostra breve intervista virtuale – e qualche volta aveva scritto al Drago come tanti altri fan. Non poteva nemmeno lontanamente immaginare che quei messaggi sarebbero stati l’incipit di una favola, di una di quelle giornate che ricorderai per tutta la vita.

Sandro mi rispose che gli sarebbe piaciuto un giorno vedere il mio “museo”, così lo chiamò. Si sparse la voce e venni contattata dalla redazione di Quattroruotine (editoriale Domus) perchè volevano venirmi a trovare a casa per fare un’intervista e fotografare i miei modellini. Ne uscì un servizio di 8 pagine. Saputo che sarebbero venuti scrissi al Drago, avvisandolo della data e che sarebbe stata una bella occasione per conoscerlo.
Ebbene sì, Francesca ebbe l’onore di sedere allo stesso tavolo con Sandro Munari, di pranzare con il suo idolo. L’emozione che traspare dalle sue parole è talmente forte che mi pareva quasi di rivivere quei momenti, come se per magia mi fossi trovato anch’io a quel tavolo.

I giornalisti erano esaltati tanto quanto me, un bel colpo trovare a casa mia il Drago, infatti una pagina del servizio è stata dedicata a lui. Il Drago ci ha raccontato a tavola delle sue avventure, al safari, al Montecarlo, dei pareri di quello che ritiene essere un rally diverso quello di oggi, portando i confronti con quello che ha vissuto lui. E’ stata una giornata esaltante, incredibile ed indimenticabile.
Sandro Munari con Francesca Pasetti

Sandro Munari con Francesca Pasetti

Quell’incontro non è però finito in quel giorno indimenticabile. Tra una battuta e un sorso di vino, un’idea peregrina inizia a bussare imperterrita nei pensieri di Francesca, come la lancetta di un cronografo che scandisce una prova speciale senza concedere nulla, nemmeno la minima sbavatura.

Nel frattempo stavamo organizzando con il nostro club Amici della Storica Lancia, proprio un evento in suo onore per dargli un premio alla carriera. Ho pensato che molte delle persone che sarebbero accorse per vederlo dal vivo non avrebbero avuto tempo e modo di raccontargli la loro storia, le emozioni che aveva trasmesso loro correndo per la Lancia. In quel momento sarebbe stato impossibile a causa della tanta gente, alla calca per una foto, una stretta di mano ed un autografo. Mi si è accesa la lampadina: perché non mettergli per iscritto queste emozioni tirando fuori aneddoti e storie inedite?

E’ così che Francesca Pasetti inizia a scrivere il suo libro, un’intensa dedica al grande (quanto modesto) Munari. Attenzione però: non si tratta di un’opera che parla solo di rally ma di un libro “scritto dai fan per i fan“. Il lavoro di Francesca si è infatti focalizzato sulla raccolta di pensieri e piccole testimonianze che i tifosi del Drago avrebbero voluto tributargli nei raduni e negli eventi che vedono Munari protagonista assoluto della scena.

In pochi mesi, 2-3 per l’esattezza, ho raccolto più o meno un centinaio di messaggi. Quasi tutti con una foto in allegato. Ho passato giorni e notti ad impaginare graficamente il libro, facendone uscire pagina per pagina un messaggio a testa, lasciando i riferimenti di contatto, cosicché Sandro potesse ringraziare personalmente ognuno laddove lo avesse voluto. Il libro glielo consegnai in occasione del premio alla carriera che gli organizzammo a marzo 2013, senza pensare di diffonderlo, lasciando l’unica copia a lui. Il giorno dopo cominciò a rispondere ad ognuno; mi riferirono tutti esaltati di aver ricevuto un messaggio di ringraziamento via mail dal Drago in persona (che ha risposto senza usare copia/incolla). Ogni messaggio di ringraziamento era fatto su misura quindi cominciarono tutti a chiedermi una copia del libro per ricordo.

Inutile dire che le prime copie stampate (130, ndR) sono subito andate a ruba, tanto che a Francesca sono pervenute ben 60 nuove richieste che l’hanno spinta a fare una ristampa: “Ho ricevuto richieste da editori e alcune copie sono finite anche all’estero (persino in Giappone!)“. Un successo degno di nota per un libro nato quasi per caso, figlio di una passione che non ha davvero eguali.

Un libro diverso, che racconta sì di rally, ma anche di ragazzini che hanno ricevuto un modellino di Fulvia e dopo 40 anni ancora lo conservano, o di altri che hanno fatto salti mortali per andarlo a vedere in mezzo alla neve. O ancora compagni di avventure che gli son dovuti sempre stare dietro.
Se anche voi siete fan dei rally e tifosi di Munari (o se non sapete cosa regalare per Natale al marito che vi lasciava a casa la domenica per seguire qualche competizione automobilistica…) non potete certo perdere l’occasione di aggiungere alla vostra collezione il lavoro di Francesca: potete richiedere informazioni via mail all’autrice che di certo sarà disponibilissima a fornirvi tutte le informazioni necessarie per l’acquisto.
Una delle pagine del libro...non vi resta che scoprire il resto...

Una delle pagine del libro…non vi resta che scoprire il resto…

Ancora una volta doverosi ringraziamenti sono da tributare a Francesca che, con grande disponibilità e altrettanta pazienza, ha risposto ai miei quesiti e alle mie curiosità circa la sua opera. 

Avatar

Classe 1988, nato a Piacenza, sono dottore in Giurisprudenza e redattore per Sportpiacenza.it. Collaboro attivamente con un forum di Fantacalcio e scrivo pezzi, dai contorni semi-seri, dedicati alla mia città. Appassionato di informatica, fantascienza in ogni sua declinazione e teatro mi sono avvicinato soltanto da poco al mondo dell’auto d’epoca. Inguaribile nostalgico, setaccio la rete a caccia di video di Gran Premi anni ‘70 e rally che hanno fatto storia. Come sogno nel cassetto ho una muscle car, magari una Corvette di fine anni Sessanta.