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Parco Valentino Salone&Gran Premio: 4 giorni da “insider”

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Ho aspettato per mesi l’ apertura della kermesse Parco Valentino Salone&Gran Premio.
Il ritorno di un “Salone” a Torino è una grande occasione per la capitale della Carrozzeria Italiana che rivive finalmente i fasti del passato configurandosi come centro nevralgico dell’ Automobilismo; a mio parere un’ ottima chance per l’ intera comunità torinese per dialogare e conoscersi avvicinando il mondo dell’ auto a grandi e piccoli senza eccessivi formalismi.
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Le principali Case automobilistiche hanno esposto le loro novità con una formula molto riuscita: a differenza dei Saloni “classici” che si riducono a immensi capannoni affollati,  l’ allestimento curato dall’ Arch. Benedetto Camerana  prevede che le auto siano esposte all’ aperto nell’ elegante cornice del parco, da ciò ne deriva un impatto scenico superbo.

L’ esposizione del Parco Valentino prevedeva due percorsi: quello lungo il fiume Po con le ultime novità delle più importanti case automobilistiche e quello delle show car di Centri Stile ed Istituti di design, adiacente a Corso Massimo d’ Azeglio, che  prosegue con l’ area dedicata alle vetture da competizione in cui spicca la Lancia D50 con cui Ascari vinse proprio l’ultimo “Gran Premio” svoltosi a Torino nel 1954.

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Tra le auto presenti: Fiat (500 Vintage ’57 e 500X), Jeep (Renegade e Wrangler),
Alfa Romeo (4C e 4C Spyder), Ferrari (488 GTB e California T), Maserati (Ghibli e Quattroporte) Mercedes-Benz (AMG GT , Pagani (Zonda Revolution), Audi (R8 e RS6 ), Porsche (Cayman GT4 e 911 GT3 RS), Lamborghini (Huracàn e Aventador SV), Bmw (M3, M4 Cabriolet ed M4 DTM), Jaguar (XE, F Type) Bentley (Continental GTC Speed), Suzuki (Vitara), Subaru (Outback e Impreza), Tesla (Model S), Kia (Soul EV).
“Special Guest” Ferrari FXX K

Nell’ area “racing” : Lancia (D50, Fulvia HF, Stratos e Delta ), Fiat Abarth (124 e 131), Alfa Romeo (Giulia GTAm), Audi (R18 e A4 DTM), Lamborghini (Gallardo Trofeo e Diablo GTR), Alpine Renault (A110) e Maserati (MC12 Competizione ); infine tra le creazioni dei centri stile: Pininfarina (Sergio e Cambiano), Italdesign (Gea), UP Design (Mole Costruzione Artigianale 001, Lucrezia, Vittoria), Torino Design (Wild Twelve), Studiotorino ( Moncenisio ed RK ), Fioravanti (Vola).

Lavorando nell’ ufficio stampa e comunicazione UP Design ho potuto vivere quest’ avventura sia dal punto di vista professionale che emozionale: 4 giorni che sono stati una vera e propria palestra per crescere dal punto di vista lavorativo e non… .
Vi racconto da “insider” questa bella esperienza.

11 giugno 2015

La prima giornata della kermesse inizia con la visita del Sindaco Piero Fassino che passa in rassegna tra gli stand, levando il velo dalle vetture, Mole Costruzione Artigianale 001 fa bella mostra di sè catturando giornalisti e passanti con l’ apertura scenografica del padiglione, il colore e le forme che rimandano subito alle classiche granturismo italiane fanno il resto… .

Segue la Conferenza Stampa in cui vengono spiegate le ragioni di questo “ritorno” del Salone dell’ Automobile a Torino, ciò che mi ha colpito è stata la parte relativa al “Gran Premio”: un percorso di 15 km tra Torino e Venaria Reale nel quale sfilano le più belle vetture di sempre dalle anteguerra alle contemporanee che si terrà domenica 14 giugno.
Il circuito  attraversa l’ elegante centro cittadino ma si snoda anche in zone periferiche e disagiate, una scelta ben precisa il cui intento è coinvolgere l’ intera cittadinanza durante l’ evento, in nome di una passione che non ha e non deve avere barriere di sorta.

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Nel pomeriggio lo stand UP Design viene visitato da Jun Nishikawa, giornalista e collezionista giapponese appassionato di auto italiane: nella sua collezione una Lamborghini Countach Lp 400, un’ Alfa Romeo Giulia GTA e una Fiat 500 del 1970 che usa quotidianamente Kyoto…  Segue un’ intervista con Umberto Palermo, durante la quale si parla della trasformazione del linguaggio stilistico di UP Design dalla show car Vittoria alla Lucrezia fino all’ ultima creazione, “Mole Costruzione Artigianale”. Lasciamo il Parco Valentino per un breve tour tra le sedi dell’ azienda UP Design, Officine Umberto Palermo e Caffè Letterario UP.

Questo intermezzo è una grande occasione per parlare delle nostre culture e di come venga intesa e vissuta l’ automobile nei rispettivi Paesi, torniamo quindi al Parco per un giro tra gli stand e dopo un aperitivo ci congediamo. Una giornata molto intensa che ricorderò con grande piacere.

12 giugno 2015

Allo stand UP Design tutto procede tranquillamente: le ragazze della comunicazione seguono la rassegna stampa mentre io presento Mole Costruzione Artigianale 001 ai visitatori; intanto nel piazzale del Castello ( sede della facoltà di Architettura ) iniziano a radunarsi i capolavori a quattro ruote per il Concorso d’ Eleganza Pininfarina.

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Tra le bellezze c’ erano pezzi del periodo pre bellico come la Lancia Astura Cabriolet (1934) ed ovviamente una selezione di modelli del dopoguerra come la Cisitalia 202 (1947), Nash Healey (1953), Lancia Florida e  Lancia Aurelia B24 (1955) che hanno permesso l’ affermazione di Pininfarina nell’ Olimpo del design automobilistico, erano presenti anche delle one-off recenti come la Ferrari P4/5 by Pininfarina (2006) e la  612 Scaglietti “K ”; non potevano mancare delle rarità come la 212 Inter Cabriolet (1952) cioè le prima Ferrari disegnata da Pininfarina e l’ esotica Alfa Romeo 6C 2500 Speciale (1946).

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Alla fine della votazione il titolo di Best in Show viene assegnato alla Lancia Florida di Corrado Lopresto, il Bovet Award for the Most Elegant Car viene assegnato alla Cisitalia 202 di Gino Coen, mentre il Chairman’s Award, è stato attribuito personalmente da Paolo Pininfarina alla Ferrari 212 Inter Cabriolet 1952 di Anne & Bob Lee.

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13 giugno 2015

Il meteo peggiora ma questo non scoraggia lo stuolo di vetture Pagani e Mercedes-Benz che arrivano nel pomeriggio per il “Tributo alla Città”.
Le prime ad arrivare nel piazzale del Castello del Valentino sono le coloratissime hypercar di San Cesario sul Panaro (MO) guidate da alcuni clienti e dai ragazzi del team Pagani di ritorno da un tour nelle Langhe insieme al patron Horacio Pagani, il gruppo era composto da Zonda C12-S, Zonda F, Zonda Cinque e Huayra, mentre la Zonda R Revolution era in esposizione nello stand dedicato.

Poco dopo il “blitz” dell’ alto di gamma Mercedes-Benz: 2 Maybach S600, S500 ed S63 AMG COupè, SL 63 e 65 AMG e AMG GT  prendono posizione, al volante i ragazzi del team GTspirit.com, tra le auto di servizio anche un paio di Classe G e le GLE e GLE Coupè, ecco devo ammettere di aver provato una piccola punta d’ invidia nei confronti dei vari drivers, ma proprio piccola … .

14 giugno 2015

Gran Finale.
L’ ultimo giorno della kermesse è caratterizzato dalla pioggia, ma ciò non intralcia il Gran Premio del Valentino: mentre le vetture sfilano elegantemente, soltanto noi del “backstage” trottiamo da parte a parte per fare foto e video o recuperare affetti personali dimenticati qua e la, ma fa parte del gioco.

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La nostra vettura, UP Design Mole Costruzione Artigianale viene guidata da Umberto Palermo e fa il suo debutto in società (un debutto bagnato e fortunato è proprio il caso di dire…) e  da buon sentimentale ammetto di essermi un pò commosso nel vederla al traguardo prima di affrontare i 15 km del percorso.

Mi sono venute in mente le giornate trascorse a smontare la vettura esistente (una Ferrari Mondial) o le fasi di lavorazione della carrozzeria, le preoccupazioni… tutto il  nostro lavoro veniva finalmente gratificato ed esaltato.

Ci dirigiamo alla Reggia di Venaria Reale, a darci il benvenuto le Pagani Zonda e Huayra parcheggiate nell’ampio piazzale, entriamo dall’ala est per avere accesso ai giardini, dove oltre a Mole sono esposte tutte le altre vetture che hanno partecipato all’evento. Il colpo d’occhio è spettacolare: le più belle vetture del mondo erano lì, in una cornice assolutamente incantevole.

L’ unica cosa che sono riuscito a dire è stata “WOW!”, stavo quasi per vivere in prima persona la “sindrome di Stendhal” proprio nel luogo dove il famoso scrittore ebbe il celebre mancamento a causa della troppa bellezza che lo circondava.
A coronare il tutto, l’incontro con un mito dell’automobilismo contemporaneo: Horacio Pagani…  .

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Classe 1991, mi occupo di design automobilistico: dallo stile alla modellazione manuale. Amante delle 4 ruote sin dai primissimi anni di vita, ho un debole per tutto ciò che esprime eleganza, ricercatezza e carisma. Cultore dei dettagli e di quel pizzico di follia che rende affascinanti le automobili quanto le persone... Sono nato e cresciuto in Puglia, a Conversano (Ba), mamma italiana, papà della Costa d' Avorio. Vivo a Torino dal 2010, dove ho trovato la mia dimensione tra le mie passioni : auto, arte, storia, scorci e sapori che mi hanno fatto innamorare di questa città. Mi piace pensare all' Automobile come passione fatta movimento: oltre alle forme o ai motori sono sempre a caccia degli aneddoti che ci sono dietro questi pezzi di lamiera... . E' il fattore umano e tutto passionale che alimenta la mia dedizione per le 4 ruote e che ci riunisce tutti in nome di questo grandissimo amore per le automobili.