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6 Ruote di Speranza 2023 – La formula della felicità

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Foto di Augusto Pellucchi

La trentacinquesima edizione della manifestazione più generosa all’Autodromo Nazionale di Monza si riconferma un successo, sotto tutti i fronti.

Anche quest’anno, a 6 Ruote di Speranza, tutti gli sforzi di Silvio Liberto, dei suoi tanti amici e della UILDM, piloti e volontari, sono stati ampiamente ripagati, dalla presenza e dai sorrisi che i tanti ragazzi, veri protagonisti di questa splendida domenica, hanno dato dopo degli emozionanti giri nel tempio della velocità. Tanti corridori, per davvero o anche solo per diletto apposta per questa occasione, hanno scelto di sacrificare volentieri benzina e gomme per fare del bene.

RICORDI

L’inizio di tutto è stato nel 1986, quando Leonardo Baldinu, insieme alla sezione monzese della Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di cui il Professor Bregna era presidente, e al Ferrari Club di Varedo ha messo in piedi questa domenica di novembre, dedicata a chi purtroppo soffre di difficoltà tali da attraversare grandi ostacoli nella vita, ostacoli che tanti di noi non si immaginano minimamente. È a questi ragazzi che viene riservato un posto molto speciale su tutte queste meraviglie a motore. Un evento che è cresciuto con gli anni, ricevendo il sostegno da parte di grandi piloti, come Alex Zanardi e Ivan Capelli, e persino il sentito apprezzamento da parte delle istituzioni.

Foto di Augusto Pellucchi

SI FANNO AVANTI TUTTI

Al 6 Ruote di Speranza accorrono sempre auto che sappiano dare emozioni, che siano sportive moderne o storiche. Dalle ultime novità di casa Ferrari, come SF90 e Portofino, alle collaudate Porsche 911, in tutte le declinazioni possibili immaginabili, passando per le Lotus Elise e le Muscle americane di ultima generazione, quali Dodge Challenger e Chevrolet Camaro. Le storiche sono sicuramente quelle che fanno più stimolare la fantasia dei nobili passeggeri: Fiat Ritmo 105 TC, Audi Coupé ed RS4, Ferrari 456, Lamborghini Diablo e Countach, Citroen Mehari, Fiat 127, Alfa 75, la Berlinetta dei Fratelli Frigerio e tante altre hanno raccontato di quando le auto borbottavano e urlavano, ma in pista non sono state sole. Infatti all’appello di Silvio hanno risposto calorosamente anche diversi possessori di Tesla, per una forte scossa di altruismo.

Foto di Augusto Pellucchi

A SIRENE SPIEGATE

Sul parterre del Paddock 1, a 6 Ruote di Speranza, hanno avuto tanta scena specialmente le auto delle forze dell’ordine. Le vecchie e gloriose Alfetta, 90, 75, 155 e 156 di Polizia e Carabinieri hanno dato uno spettacolo indimenticabile ai prodigiosi passeggeri, con lampeggianti accesi e piede a tavoletta, sognando i grandi inseguimenti di tanti film. Pure tra le auto in divisa sono spuntate fuori dei pezzi ormai unici, quali la 156 del servizio scorte, un restyling mossa dal V6 3.2 della GTA; la Campagnola prima serie, tinta di azzurro e bianco, e la Fiat 132 della Benemerita, un modello che ormai non ricorda praticamente più nessuno.

Foto di Augusto Pellucchi

GIGANTI BUONI

A 6 Ruote di Speranza anche i mezzi pesanti e quelli delle istituzioni sono presenza fissa. I bisonti della strada di produzione europea; marchiati Iveco, Scania e Mercedes; hanno fatto provare ai ragazzi il brivido di fare un breve giro del paddock due da veri padroni della strada, sorvegliati da un imponente motrice nordamericana. Anche i fuoristrada, fuoristrada e non suv sia ben chiaro, hanno fatto divertire i giovani e meno giovani accorsi a Monza, ritrovandosi in bilico su trespoli che hanno trasmesso sensazioni da giungla e deserto. Grande contributo lo hanno dato anche i kart, il simulatore di volo dell’Aereonautica Militare e l’elicottero messo a disposizione dalla Polizia di Stato.

Foto di Augusto Pellucchi

IL TEMPIO SI RACCONTA

Il 6 Ruote di Speranza è stata anche l’occasione, per Enrico Mapelli, di esporre una galleria fotografica, accompagnata da numerosi cimeli come caschi e tute, rigorosamente autografate, dei cavalieri del rischio, come Regazzoni, Fangio e Berger. Come essere a tu per tu con tutto ciò che ha scritto e fatto parte di quella favola che è la storia della Formula 1. A 6 Ruote di Speranza, corredata dalla presenza del comico Marco della Noce e dal supporto di importanti realtà del volontariato, come l’Associazione Nazionale Alpini e l’Associazione Nazionale Carabinieri, ha vinto ancora una volta l’unione nella positività e nell’uguaglianza. Un momento in cui, sulla punta più alta del podio, ci vanno, meritandoselo ampiamente, sia chi è meno fortunato sia chi si impegna quotidianamente per dargli la serenità .

Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
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Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Foto di Augusto Pellucchi
Augusto Pellucchi

Classe 1986, appassionato fin da bambino di tutto ciò abbia un motore, un volante e quattro ruote. Per me l'auto è un qualcosa che dà emozioni, non un banale e insipido mezzo di trasporto. Quando non ho niente da fare mi piace girovagare in auto tra i monti del Lario. Portatore inguaribile di una malattia terribile chiamata Virus Alfa.