Eventi

Vernasca Silver Flag 2025 – Curva dopo curva

By  | 

LE CAMPAGNE DEL PIACENTINO TORNANO AD ACCENDERSI E IL ROMBO DEI MOTORI HA DI NUOVO VIBRATO, TRA CASTELLI E COLLINE

Foto di Augusto Pellucchi

Tutto è stato ritrovato al suo posto: la griglia di partenza di Castell’Arquato, i paddock, piazza Vittoria a Vernasca e persino l’Ape scassato, con cui due vissuti membri dello staff, paghi solo della gioia di vedere bolidi di un tempo, hanno usato come torretta improvvisata per visionare la griglia di partenza. La Vernasca Silver Flag non tradisce mai, non gioca strane sorprese ed è sempre, genuinamente fedele a sé stessa, stavolta celebrando le vittorie di Ferrari in Formula 1, con Niki Lauda e la 312T, dell’Alfa Romeo 33 TT 12 nel Mondiale Marche e della Lancia Stratos nel Mondiale Rally. Anche nel 2025 ha fatto accorrere in questo stupendo pezzo dell’Emilia corridori e auto da tutto il mondo, alcuni dei quali praticamente abbonati, con grandi ospiti e veri monumenti alimentati a benzina. Pur con un brutto incidente, ma fortunatamente senza conseguenze gravi per lo sfortunato pilota, la Vernasca Silver Flag 2025, portata avanti da CPAE e ASI, è stata una grande vittoria per pubblico e territorio, i quali dimostrano di rinunciare volentierissimo ai cordoni di velluto in cambio di gomme bruciate e latte d’olio vuote.

PILOTI E SCUDIERI

Foto di Augusto Pellucchi

Il bello della Vernasca Silver Flag è la possibilità di andare a contatto diretto con i singoli corridori e le loro auto, senza alcuna limitazione. I giovani hanno potuto stringere la mano agli eroi di un tempo, come Miki Biasion e Arturo Merzario, di cui hanno solo letto le epiche gesta a distanza di anni, rispettivamente attivi tra i verdi colli con Lancia Delta Evoluzione, restomoddata direttamente da lui, e Iso Rivolta Grifo A3/C. I fratelli Macaluso, piloti e custodi dell’età aurea dei rally, hanno fatto scatenare sui tornanti la loro Porsche 911 S. La Scuderia Sant’Ambreus, che non si perde un’edizione della Vernasca Silver Flag, ha gareggiato con pezzi davvero incredibili, come l’Alfa 6C Zagato, un classico tra le classiche, e la Ferrari Testarossa FZ93, anch’essa opera di Zagato, che nonostante la sua unicità non si è fatta timore di andare a manetta su queste avvincenti strade. Vetture come Ferrari 166 Touring; Alfa 1900 Touring; Cisitalia D48, della collezione di Corrado Lopresto; e Jaguar XK120 hanno alzato i decibel contro diverse tra Renault Alpine A110, Fiat 131 Abarth, Opel Kadett e Renault 5 Turbo. Sulla linea di partenza addirittura nove esemplari di Lancia Stratos, tra cui una ex ufficiale con livrea Marlboro, una portata dal designer giapponese Shiro Nakamura, creatore della Nissan 350Z; e una convertita a replica della Gruppo 5 Turbo Silhouette. Ampio spazio è stato dato pure alle sport prototipo, tra cui la McLaren Can Am, l’Elva MK1 F Type Rochdale, ben due Ford GT40 e una pattuglia di Abarth Sport 2000. Alla Vernasca Silver Flag poi Maserati ha sempre un posto d’onore, che sempre sfoggia con quattro iconici modelli. Quest’anno presentissimo il tridente con alcune delle sue opere più belle, comprese Khamsin e 3500.

GRANDI RICORDI

Foto di Augusto Pellucchi

La Vernasca Silver Flag 2025 ha visto iscriversi tante auto che in corsa con piloti che hanno fatto la storia. Appartenute ad Attilio Bettega ci sono state la Fiat Ritmo e due Lancia 037, tutte ex ufficiali. Sempre in livrea Martini anche la Delta HF 4WD e la Delta S4, quest’ultima affiancata da una delle pochissime gemelle in versione civile. Delle due Lotus Eleven ha avuto risalto quella dello stesso colore della bandiera celebrata nel nome della gara, che già sulla carrozzeria ha mostrato orgogliosa il suo splendido passato trascorso assieme a Graham Hill. Tra le Alfa Giulia GTA, altro modello must delle gare di regolarità per storiche, è spiccata quella guidata molto tempo fa da Jochen Rindt. Di tutt’altra pasta, ma sempre nobile, la Fiat 130 HP, a cui il curatore del Mauto di Torino, Davide Lorenzone, con sapienza tutta sabauda, ha fatto respirare un bel po’ di aria di campagna.

TANTE E BELLE

Foto di Augusto Pellucchi

Alla Vernasca Silver Flag 2025, come regola fissa, non esistono praticamente limiti di età per le auto partecipanti, quindi anche se la gara originaria si è svolta fino agli Anni ’70 anche quelle più recenti sono le benvenute, basta che vadano forte. Così hanno avuto meritato spazio anche due Alfa Romeo 8C Competizione, compresa quella che l’atelier di Leonardo Fioravanti ha convertito al cambio manuale; una Porsche 993 Carrera S; una Mazda RX7, con un bel assetto da ramen e Sushi; una Renault Clio Williams e una Ferrari F40; tutti modelli che non ci annoieremo mai di vedere, specialmente dopo che qualcuno ci ha girato la chiave.

SCAMPATO PERICOLO

Foto di Augusto Pellucchi

Alla Vernasca Silver Flag 2025 è facile che i piloti si facciano prendere un po’ la mano, anche se le auto hanno tante primavere alle spalle, ma si tratta di uno di quei percorsi che ti invogliano troppo a metterci gas e per poco si è sfiorata la tragedia. Una Bugatti Type 35 del 1926, tanto audace quanto arcaica, è finita in corsa dentro un fossato e ha fatto un gran botto, uno di quelli brutti che fanno subito temere il peggio. Fortunatamente il pilota se l’è cavata con nulla che non possa essere risolto con un breve ricovero in ospedale, tanto da essere stato cosciente e di essersi subito preoccupato per la salute della sua Bugatti anziché per la propria. Tutto questo per merito della prontezza dello staff della gara e del pubblico presente, che non si è tirato indietro quando si è trattato di dare una mano.

TUTTI IN CORRIERA

Foto di Augusto Pellucchi

Un gran finale corale, come usanza insegna, per concludere quest’altra bella edizione della Vernasca Silver Flag, con quasi tutte le vetture partecipanti radunate sulla piazza di Vernasca, ai piedi dell’Antica Pieve, anche qui senza fastidiose ed esclusiviste barriere a dissuadere gli spettatori, che di osservare tutto questo tripudio ha ampiamente diritto, con tanto di corriera Fiat ultracinquantenne a fare scena. Numerosi i riconoscimenti conferiti ai tanti partecipanti, come il titolo di Best of Show anteguerra alla Fiat 130 HP del Mauto, quello delle post belliche alla Stratos Gruppo 4, i trofei ASI a Cisitalia 202S e Alfa Giulietta Sprint Veloce, e il premio FIVA all’Alfa 1900 CSS.

Foto di Augusto Pellucchi

La Vernasca Silver Flag ha di nuovo colpito per come riesca a coinvolgere tante e motivate persone, anche giovanissime, specialmente tra i locali che si impegnano attivamente per farla girare al meglio e renderla indimenticabile. Auto, persone e luogo che rendono questa manifestazione davvero forte, dove l’unica puzza sotto il naso che si diffonde è quella della benzina.

Augusto Pellucchi

Classe 1986, appassionato fin da bambino di tutto ciò abbia un motore, un volante e quattro ruote. Per me l'auto è un qualcosa che dà emozioni, non un banale e insipido mezzo di trasporto. Quando non ho niente da fare mi piace girovagare in auto tra i monti del Lario. Portatore inguaribile di una malattia terribile chiamata Virus Alfa.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *