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Retro Camping Show 2025 – Tema d’estate

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QUESTO E IL MOMENTO DELL’ANNO IN CUI MARCELLO MOSTRA AL PUBBLICO LA SUA, PIU UNICA CHE RARA, COLLEZIONE DI CARAVAN STORICI, ABBINATE AD AUTO E ARREDI A TEMA

Foto di Augusto Pellucchi

Un’usanza nata in maniera del tutto spontanea e casuale, inizialmente riservata a gente facoltosa, ma che col tempo si è evoluta con soluzioni sempre più moderne e alla portata di tutti: è questa la vacanza all’aria aperta, o più comunemente chiamata campeggio, che ogni anno, per due weekend di fila, Marcello Bassi Brugnatelli, nei giardini della sua dimora, nel verde di Robbiate, racconta al pubblico in occasione del retro Camping Show: una rassegna di rimorchi e camper provenienti da ogni parte del mondo, spesso restaurati e, con l’auto giusta, impiegati e vissuti ancora oggi per svariati chilometri in lungo e in largo per l’Europa. Una collezione praticamente senza eguali nel vecchio continente, che per via soprattutto dei pochi mezzi sopravvissuti di questo genere è anche genuinamente folle da portare avanti.

ARISTOCRATICI IN NATURA

Foto di Augusto Pellucchi

L’inizio della mostra del Retro Camping Show 2025 è stata incentrata sulle curiose origini di questo modo di trascorrere le ferie. Una trovata delle famiglie più nobili e facoltose della società inglese che, con le loro vetture, portavano in giro le loro rudimentali abitazioni su ruote, di fattura artigianale, dove ci si arrangiava con vasino e stufa a petrolio, diretti in zone sperdute e lontane dalla civiltà, ma sempre e rigorosamente vestiti di tutto punto come se fossero ancora all’ombra del Big Bang. È stupefacente vedere come certi manufatti, destinati ad un impiego abbastanza rupestre, fossero costruiti con un certo buon gusto negli interni, come dimostrato dalla Eccles del lontano 1928, accompagnata da una Chevrolet AB National. Un settore questo dei caravan che si sviluppa già rapidamente, dandoci già negli Anni ’30 alla Winchester Deluxe, della Bertram Hutchins, dotata di preziosi comfort e portata elegantemente in giro da una Jaguar Mark IV. Negli Anni ’50 e ’60 anche i francesi si sono distinguono in questo campo, con modelli che ben si abbinano con la Citroen DS, la Chevrolet Corvair e la Rover P5. Già quasi dei piccoli appartamenti mobili; dotati di elettrodomestici, servizi igienici degni di questo nome e riscaldamento a gas; il tutto abbinato a materiali isolanti e un certo buon gusto. Come l’oltralpe Notin Cottage, la albionica Sprite Musketeer o l’Escargot Moulin Rouge.

VACANZE POPOLARI

Foto di Augusto Pellucchi

Al Retro Camping Show si è potuto notare che col boom del dopoguerra diverse nuove aziende, specialmente italiane, hanno rivoluzionato il mercato dei caravan con modelli più semplici e meno sfarzosi, per rivendicare finalmente il diritto al campeggio anche ai comuni mortali. L’Isetta, in questo caso una made in BMW, si è vista regalare una Piccolino, mentre Laika ha pensato ad una soluzione geniale per i tanti operai che ogni estate caricavano famiglia e bagagli sul cinquino. L’inglese Penguin ha inventato la Minor, una soluzione apposita per quelle coppie che, ai tempi, erano abituate a muoversi in sidecar.

FAMIGLIE AVVENTUROSE

Foto di Augusto Pellucchi

Dagli Anni ’70 in poi, col totale sdoganamento a tutti i ceti sociali di questo modo di andare in villeggiatura, prende piede nel mercato l’idea di mettere motore e spazio abitativo insieme. Il mondo dei camper qui è stato rievocato coi grandi classici; quelli su base Ford, Fiat, Bedford e Mercedes; costruiti da aziende ormai affermate quali, Arca, Mobilvetta e tante altre. In questo capitolo della mostra Marcello ha esposto anche un must americano, introvabile qui da noi e forse unico caso di un modello interamente fatto in casa da un costruttore automobilistico: il motorhome Palm Beach della General Motors realizzato su base Oldsmobile Tornado, mosso dallo stesso V8 di 7.0 cc, considerato tutt’oggi un vero cult del design industriale. Altro ultimo arrivato nel team di Marcello è il bestione fatto dalla Motori Man, defunta azienda specializzata in offroad di grossa stazza, qui donato da una coppia di vivaci pensionati e reduce da tutti e cinque i continenti, ma per i meno esigenti si sarebbero accontentati del Toyota Land Cruiser, grande must del deserto, con una semplicissima tenda sul tetto.

Foto di Augusto Pellucchi

Il Retro Camping Show è un’occasione imperdibile, ogni anno, per vedere da vicino questa suggestiva rassegna, dimostrando come un semplice passatempo e bisogno sia divenuto ad oggi uno stile di vita, tanto impegnativo quanto emozionante, in cui l’auto classica è parte attiva.

Augusto Pellucchi

Classe 1986, appassionato fin da bambino di tutto ciò abbia un motore, un volante e quattro ruote. Per me l'auto è un qualcosa che dà emozioni, non un banale e insipido mezzo di trasporto. Quando non ho niente da fare mi piace girovagare in auto tra i monti del Lario. Portatore inguaribile di una malattia terribile chiamata Virus Alfa.

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