Marchi del passato
La Pantera di Micangeli, regina della pista
Maurizio Micangeli, classe 1944, è uno di quei piloti che hanno sempre avuto le corse nel cuore. Inizia la carriera agonistica nel 1967 alla guida di una Porsche 904 dove corre, solo per citarne alcune, la 12 ore di Sebring, la 1000 chilometri di Monza, la cronoscalata Ollon-Villars prima di cimentarsi qualche anno più tardi, nel 1973, con la De Tomaso Pantera e fu subito un successo.
La Pantera degli esordi è una vettura di serie che Micangeli affida a Gianfranco Bardelli per prepararla alle corse, nasce così la Gr.3 con cui otterrà in quell’anno ottimi piazzamenti. La Pantera si dimostra talmente vocata ai circuiti che l’anno seguente, nel 1974, Micangeli acquista una Gr.4 della scuderia Jolly Club (ex Cristiano “Gero” del Balzo) che affida sempre alle mani di Bardelli e ne esce una vera regina della pista. Gianfranco Bardelli non si limita alla preparazione e all’aggiornamento meccanico del felino modenese, predispone e realizza anche appendici aerodinamiche della carrozzeria per andare ancora più forte migliorando la tenuta di strada. La Pantera è formidabile, batte le Porsche nonostante il passo più lungo che la rende sicuramente meno agile nelle curve strette, ha però un asso nella manica che la toglie sempre di impiccio, il poderoso motore Ford Cleveland 351C che ha una coppia pazzesca e anche all’uscita delle curve più penalizzanti recupera e balza davanti alle Porsche. La distribuzione dei pesi, frutto del genio di Gianpaolo Dallara, Tom Tjaarda e di tutte le maestranze della Casa modenese, è molto equilibrata e questo costituisce un pregio significativo per consolidare la presenza della Pantera nelle corse degli anni 70 e 80. Nel 1979 infatti, in squadra con Gianfranco Brancatelli e Carlo Pietromarchi, Micangeli disputa la 24 Ore di Le Mans a cui partecipa anche nel 1980 e 1984 con la Ferrari 512 BB LM in squadra con Fabrizio Violati, Spartaco Dini e Dominique Lacaud. La Ferrari si dimostra meno affidabile della Pantera e in entrambe le edizioni è costretta al ritiro.
La Pantera è stata probabilmente l’auto che ha dato più soddisfazioni a Maurizio Micangeli e in particolare la Gr.4 che dopo la gloria in pista si gode il meritato riposo nel suo garage.
Classe '76, Dottore di ricerca, libero professionista e Master Sommelier FIS, coltivo da sempre la passione del vino e delle auto d'epoca. In entrambi i settori concentro il mio interesse sulle produzioni italiane di eccellenza come strumenti di crescita economica e diffusione della nostra cultura nel mondo. Punti deboli? Le supercar '60 e '70 ed i grandi rossi dell'Etna!