Mercato dei vini 2016 Fivi from mauro fermariello on Vimeo.

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Mercato Fivi 2016: Pc Expo al completo

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Il Mercato dei vini della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti è l’evento bandiera dell’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Abbiamo intervistato qualche tempo fa la loro Presidente, Matilde Poggi, per capirne storia e mission (qui l’intervista).

Vi ricordo, però, chi è il vignaiolo e che possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri. “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”.

Attualmente sono quasi 1000 i produttori associati, per un totale di circa 10.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. I 10.000 ettari di vigneto sono condotti per il 49 % in regime biologico/biodinamico, per il 20 % secondo i principi della lotta integrata e per il 31 % secondo la viticoltura convenzionale. 70 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 240 milioni di euro.

Tornando all’evento, il mercato novembrino è un appuntamento fisso a Piacenza e come VdS lo seguiamo da alcuni anni. Come ogni anno, abbiamo ritrovato anche Mauro di Winestories, di cui ricondividiamo molto volentieri il video narrativo della tre giorni (qui l’articolo).

Potete rileggere le impressioni delle edizioni passate 2013, 2014, e 2015 per notarne la costante crescita e apprezzamento del pubblico. La sesta edizione ha visto 100 espositori in più del 2015, arrivati a quota 425, e un totale di 9000 ingressi. Significativa anche la presenza di stranieri: da tutta Europa (Francia, Portogallo, Norvegia; Svizzera, Austria, Slovenia, Svizzera e Germania), ma anche dall’Australia e dal Giappone. Segno che l’amore per i Vignaioli non ha confini.

“Sopra la stessa zolla. Sotto la stessa goccia. Nello stesso letame”: è questo il messaggio lanciato dalla FIVI per questa edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti.

Un messaggio che si trovava stampato sulla retroetichetta delle bottiglie di Prosecco di Luigi Gregoletto presenti sul tavolo di ogni regione tra gli stand di Piacenza Expo. Un segnale forte in un periodo in cui il vino e i vignaioli sono sotto accusa, in particolare nella zona di Conegliano-Valdobbiadene. In un’arena piena di colleghi il vignaiolo di Miane, premiato come Vignaiolo dell’anno, ha commosso i presenti con il suo discorso (qui il video di @winestories). Un inno alla terra e al suo rispetto.

“Dalla mia vita e dalle mie esperienze – ha raccontato Gregoletto – posso dire che la terra va rispettata, va amata, perché la terra è madre e sa ricompensare. Anche oggi che produrre molto è facile e produrre poco è altrettanto facile. Produrre equilibrato nel rispetto della terra, della sua conservazione e della qualità del prodotto, è molto più difficile. Ma sono convinto che questa sia la via da affrontare e sono altrettanto convinto che la terra non delude. La terra ti può fare meno ricco, ma sicuramente più signore”.

Come ogni edizione, cerchiamo di parlare con vignaioli per noi nuovi (e degustarne i vini). Quest’anno, solo per citarne alcuni, voglio ricordare: Forteto della Luja, Vignai da Duline, Marco Vercesi.

Le ragazze di Forteto della Luja (AT) ci hanno raccontato della lavorazione completamente manuale (cavallo compreso) tra i fliari, motivata dalla peculiarità del territorio: posta in una quota considerevole, presenta vigneti anche molto vecchi in pendii ripidi.  La ricca biodiversità ha poi contribuito a renderla  la prima azienda in Italia Oasi affiliata WWF.

Vignai da Duline (UD) ci ha colpito subito per la grafica di alcune etichette, motivata dalla filosofia produttiva radicale dei proprietari. La Duline è la parte storica con 2 ettari (in totale l’azienda ne conta 6) di vigneti quasi secolari.

Con Marco Vercesi (PV), storico socio Fivi e rappresentante dello spirito puro della federazione, ci siamo intrattenuti sulla crescita della manifestazione e sulle differenze rispetto ai primi anni. E’ stata l’occasione per presentare le peculiarità del sodalizio ad un nostro amico produttore di vino e conterraneo di Marco interessato all’affiliazione.

Chiacchierando con i responsabili agli stand era palpabile lo stupore e la soddisfazione nel corso della nostra visita domenica: il weekend di sole e bel tempo non ha distratto i visitatori, ma ne ha forse facilitato la partecipazione. Questa sesta edizione chiude i battenti con un afflusso di pubblico superiore del 50% rispetto alla precedente. Il successo della manifestazione è stato tale che alcuni vignaioli si son trovati già sabato sera ad aver esaurito le bottiglie.

Non da ultimo, cresce anche il lato degli stand gastronomici che, ormai, occupano per l’intera lunghezza il fianco del padiglione. Distinti da una evidente ricerca del prodotto tipico, come per gli stand dei vignaioli, hanno visto il tutto esaurito.

Successo pieno, di pubblico ed economico, portando il #mercatofivi a rappresentare un’ottima occasione per farsi conoscere con la buona probabilità di ripagarsi tutte le spese di trasferta e spazio con la vendita. Una vetrina davvero notevole!

Aspettiamo curiosi nuove edizioni sul territorio italiano, dato che quella di Piacenza è ormai matura e meriterebbe di affiancarle un’altra data al centro o al sud.

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Classe 1988, nato a Codogno e laureato in Giurisprudenza, dopo qualche mese nel mondo della selezione del personale, ora sono District Manager per un gruppo assicurativo francese. Petrolhead da sempre, mi divido tra fotografia (di cui mi dovrò decidere a frequentare un corso) e degustazioni. Il tutto accompagnato dal costante confronto con i fondamentali del social media mktg. Con VitadiStile facciamo divulgazione storica del mondo dell'auto e diamo spazio a giovani appassionati.