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Monte Carlo Automobile: passione supercar! – Quarta parte

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Dopo le prime tre parti della storia della Monte Carlo Automobile e dei suoi primi trent’anni, eccoci arrivati ai giorni nostri. Ci siamo lasciati nel 2013 con le presentazioni della “Coda Lunga” da competizione e della Rascasse prodotta in piccola serie. Ebbene, il 2014 ha visto la presentazione di quello che attualmente è l’ultimo modello della nobile casa Monegasca: la Carlo Chiti Stradale 90!

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Come si può facilmente evincere dal nome, la nuova supercar del Principato di Monaco fortemente voluta dal suo fondatore Fulvio Maria Ballabio è ancora una volta un omaggio al grande ingegnere pistoiese Carlo Chiti, co fondatore assieme allo stesso Ballabio nonchè fedele collaboratore per ben venti anni della casa costruttrice Monegasca. Il numero 90 presente nel nome della nuova supercar della Monte Carlo Automobile è sempre un riferimento a Carlo Chiti che nel 2014 avrebbe compiuto proprio 90 anni. Anche il luogo di presentazione scelto per la nuova vettura non è stato casuale in quanto Ballabio ha scelto di presentare il suo nuovo modello a Pistoia, città che diede i natali a Chiti. Infine nel nome è presente anche la dicitura “stradale”, aggettivo dato alla nuova nata per definirne più precisamente l’omologazione: infatti a differenza della sua progenitrice, la nuova “Stradale 90” è stata omologata per poter essere guidata sulle strade di tutti i giorni.

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Dal punto di vista stilistico è facile notare la discendenza dalla precedente “Coda Lunga”: la linea estremamente slanciata è figlia di attenti studi aerodinamici, ma anche di richiami fortemente voluti dal Presidente Ballabio al mondo Alfa Romeo, marchio da sempre nel suo cuore. Ad esempio le prese d’aria posteriori annegate nelle fiancate richiamano alla mente quelle dell’Alfa Romeo 33 da competizione di fine anni ’70, così come i gruppi ottici anteriori annegati nel muso.

I richiami al mondo Alfa Romeo non si esauriscono nell’estetica, ma continuano anche per quanto concerne la parte motoristica: infatti sulla nuova nata è stato montato un propulsore della casa del biscione derivato dal V8 4.7 da 450 cv già montato sulla splendida coupè 8C. In ossequio all’aspetto ecologico sempre più sentito nel Principato di Monaco e sfruttando l’esperienza acquisita direttamente in pista in materia di energie alternative dalle precedenti Quadrifuel e ALA50 nelle competizioni automobilistiche endurance, la nuova supercar monegasca è stata dotata di un impianto a metano di ultima generazione e di un motore elettrico posizionato sull’asse anteriore capace di garantire un plus di potenza nell’ordine dei 95 cv. L’interno invece è quanto di più racing si possa desiderare: cellula dell’abitacolo in carbonio (come la primissima Centenaire), sedili sportivi super avvolgenti, cambio sequenziale e finestrini in plexiglass per garantire emozioni da corsa anche su strade aperte al normale traffico. I programmi di produzione parlano di una costruzione di circa 20 esemplari da realizzare sia sotto forma di “GT” che di “Spyder” destinati a finire nei garage di appassionati della tradizionale ma al contempo tecnologica casa costruttrice monegasca che sebbene sia una piccola realtà artigianale non disdegna di sognare in grande!

Il Presidente Fulvio Maria Ballabio che ha vinto e corso ovunque con le vetture di Formula, nei rally, con le moto e in offshore, ha difatti ancora un sogno: quello di correre la corsa più bella del mondo, la 24 ore di Le Mans, con una sua vettura alimentata da fonti di energia alternativa! La Monte Carlo Automobile già partecipò negli anni ’90 alla prestigiosa corsa automobilistica: ora Ballabio vuole continuare nel segno della tradizione, ma anche della tecnologia, portando al debutto nella gara di durata più difficile del mondo la sua nuova creatura alimentata con carburanti alternativi. Con la possibilità di realizzare questo sogno finisce il nostro racconto dell’affascinante casa costruttrice Monegasca cui auguriamo ancora lunga vita nel mondo dorato delle supercar!

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Sono nato ad Isernia nel 1979 e mi sono laureato in Scienze Politiche nel 2004. Fin da piccolo appassionatissimo di automobili, ho sempre lavorato nel settore automotive. Amo le auto classiche: quelle che mi fanno battere il cuore e sgranare gli occhi al primo sguardo, quelle che mi emozionano al solo metterle in moto, quelle che mi coinvolgono nella guida perchè hanno anime lontane anni luce da quelle super tecnologiche di oggi. Sono un inguaribile romantico cui piace guardare e guidare belle auto sulla scia di una calda emozione di sentimenti e non sulla base di freddi numeri prestazionali. Dimenticavo: sono qui perchè mi piace scrivere di auto classiche e raccontare eventi in cui si respirano ancora tradizioni e passioni che vivranno per sempre. Auto avute: Fiat Panda 750 Young '88, Fiat Punto '01 e '02, Lancia Y '09 Auto attuali: Alfa Romeo GT '05, Mazda MX-5 '97, Jaguar XJ8 '98