Marchi del passato

Ceccato: tipica rarità motociclistica italiana!

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Italia: terra di motori. E tutti subito pensano alle auto. Ma forse non sanno che nel Novecento il Bel Paese pullulava di piccole fabbriche che producevano motociclette, a volte molto simili tra loro nella struttura e nella meccanica, ma ogni marca aveva la sua storia. Le Case più conosciute e fortunate sono ancora in vita, seppur arrivate ai giorni nostri con alti e (molti) bassi: esempi importanti possono essere Ducati, Moto Guzzi, MV Agusta, Gilera…Ma noi andiamo a toccare una realtà più piccola : la Ceccato.

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Piero Ceccato nasce nel 1905, innamorato della velocità e delle motociclette non riesce ad accantonare la sua passione ed a 29 anni, dopo una breve carriera di pilota, decide che è giunto il momento di darsi da fare e fonda l’azienda che porta il suo nome. Inizia la sua attività costruendo scaldaforni per panifici ed attrezzature per officine, bisognerà aspettare il ’52 per veder circolare la prima Moto Ceccato in quel di Montecchio, reso da Piero un importante centro industriale. Si tratta di un Ceccato 75 2 tempi sport.

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Quella trattata da noi è invece una 125 4 tempi, dell’anno 1957, uno splendido esemplare conservato omologato in terra bergamasca. Guidare una vecchiotta e rara motocicletta italiana è molto emozionante, attira gli sguardi e il suono perpetuo del motore è rilassante, non infastidisce mai. Nella cornice del centro storico di Artogne (BS), eleganza e sportività vengono esaltati dai colori rosso e nero, che risaltano sul cromato e anodizzato del motore e delle varie parti meccaniche.

La meccanica è semplice, tipica caratteristica delle motociclette fino agli 80: alimentazione, gruppo termico, trasmissione, scarico. Nulla di sofisticato insomma. Semplicità che si ritrova anche nello stile con pochi fronzoli, categoria Sport: di conseguenza manubrio basso stretto e inclinato, sella stretta e lunga, sospensioni a stelo rovesciato. Guida pura, hai tutto sotto controllo e sotto gli occhi, frizione e devio luci sulla sinistra, anticipo/ritardo freno e acceleratore sulla destra; in mezzo alle gambe il serbatoio da 7 litri.

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Classe '95, Bresciano e Camuno DOC. Oltre che di musica sono ossessionato da qualsiasi cosa abbia un motore e affascinato dagli anni d'oro italiani: dai '50 ai primi '80. Vespista convinto da anni e prossimo a diventare guzzista, sogno fin da piccolo di guidare una Ferrari. E per ora sogno al volante di una mx-5..