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Merckx and Ickx Expo: una leggenda lunga 70 anni

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Basterebbe soltanto leggere e rileggere il titolo per capire di essere di fronte non ad una ma a due leggende. Due destini che hanno saputo correre più veloci di chiunque altro per lunghi anni dando grande spolvero al Belgio e scatenando il tifo di un intero pianeta. Merckx e Ickx celebrano quest’anno il settantesimo compleanno, una festa a cui tutti sono invitati. Una mostra dove è possibile ripercorrere tutte le fasi più salienti della carriera dei due campioni tra auto, biciclette e ricordi: due modi di affrontare le sfide così diversi ma al contempo così vicini, il tutto in un’esibizione interattiva nella capitale Brussels. Certo, il Belgio non è proprio a due passi…ma perché non regalarsi un weekend dall’amico in Erasmus e approfittare di questo evento? C’è tempo fino al 5 giugno prossimo.

E’ semplicemente impossibile riassumere in poche righe la vita di Eddy Merckx e Jacky Ickx: le imprese che hanno reso celebri i due campioni sono davvero innumerevoli. Basti soltanto pensare al 1974 quando Eddy riuscì a centrare un’epica tripletta conquistando Giro d’Italia, Tour de France e mondiale su strada. Impossibile poi non citare le doppiette Giro-Tour del 1970 e 1972, anno in cui Merckx portò a casa anche il record dell’ora a Città del Messico pedalando su una bici Colnago. Imprese che oggi paiono così lontane e che solo pochi hanno saputo replicare, come Nibali l’anno passato e l’indimenticato Pantani.

Se Merckx fece miracoli sulla bici, il connazionale Ickx seppe ritagliarsi una pagina importante nella storia dell’automobilismo. Sebbene il suo nome sia spesso ricondotto al mondo della Formula 1 dove Jacky esordì nel 1966 a bordo di una Matra, il pilota belga fu protagonista anche alla 24 ore di Le Mans che vinse nel 1969 a bordo di una Ford GT40 superando di solo un centinaio di metri la Porsche 908 Coupe di Herrmann e Larrousse. Ickx non disdegnava nemmeno le due ruote ma, contrariamente al connazionale Merckx, erano le moto la sua seconda grande passione. Poteva forse mancare una Parigi-Dakar nel palmares di un campione così poliedrico? No, certo che no.

Lo spirito dell’esposizione traspare in modo ancora più forte dal breve video girato per l’occasione: un tributo di due minuti per celebrare settant’anni di storia. Bastano pochi frame per assaporare un’atmosfera nostalgica: due mezzi – la bicicletta e l’auto da corsa – che si confrontano, i campioni belgi che duellano spingendo su pedali e acceleratore. Un rettilineo e quel traguardo che si avvicina sempre più mentre il motore romba e i cerchi girano sempre più velocemente in una escalation commovente dalle tinte nostalgiche. Il finale? E’ tutto da gustare.

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Classe 1988, nato a Piacenza, sono dottore in Giurisprudenza e redattore per Sportpiacenza.it. Collaboro attivamente con un forum di Fantacalcio e scrivo pezzi, dai contorni semi-seri, dedicati alla mia città. Appassionato di informatica, fantascienza in ogni sua declinazione e teatro mi sono avvicinato soltanto da poco al mondo dell’auto d’epoca. Inguaribile nostalgico, setaccio la rete a caccia di video di Gran Premi anni ‘70 e rally che hanno fatto storia. Come sogno nel cassetto ho una muscle car, magari una Corvette di fine anni Sessanta.