Partner
Throttle Addicted? Il nuovo blog per amanti delle auto a 360°
Ci hanno già parlato di auto speciali come la Lancia 037 o la Ferrari 412 attraverso diverse “ospitate” qui sulle pagine di Vitadistile: di chi stiamo parlando?? Sono i ragazzi di Throttle Addicted, un nuovo blog sul mondo automobilistico a 360° che noi di Vitadistile non potevamo ignorare. E così abbiamo voluto scoprire qualcosa in più di Throttle Addicted scambiando quattro chiacchiere direttamente con il fondatore, Pietro di Spaldro.
Classe ’93, studente di ingegneria e appassionato di motori, Pietro ci spiega subito com’è nata l’idea di un blog a sfondo motoristico raccontando che “Throttle Addicted è nato a metà maggio grazie a Giuseppe, un mio carissimo amico, che mi ha spinto a creare uno spazio sul web dove parlare di motori, data la mia passione e l’elevata competenza in tema di motori. Inizialmente ero scettico ma dopo i primi articoli tutto è venuto da sé!”
Mentre dentro di noi ci stiamo chiedendo quale sia stata la scintilla che ha fatto accendere il fuoco della passione, Pietro, quasi leggendoci nel pensiero, ci anticipa ricordando che “la nascita del blog avvenne in concomitanza con la Mille Miglia e quindi l’entusiasmo era alle stelle, anche se le idee erano ancora poche ma la voglia di scriverle e condividerle era tanta. L’obiettivo che ci siamo posti fin dall’inizio è stato quello di parlare del mondo dei motori da appassionati per gli appassionati. Condividere la passione per le auto è sempre stato e sarà il nostro obiettivo principale. La platea è maggiormente composta da giovani come noi, che vogliono leggere articoli scritti con la stessa loro passione e con gli stessi loro occhi verso il mondo. Ancora una volta, diversamente da altri blog, limitando l’emozione quando si parla di tecnica e scatenandoci quando si parla di passione, ma sempre con il più alto grado di competenza possibile”.
E difatti lo staff di Throttle Addicted per garantire un’ampia copertura degli argomenti trattati affida la penna (o per meglio dire la tastiera…) a giovani appassionati di automobili ognuno con un interesse specifico: “il nostro team infatti è estremamente vario: c’è l’esperto di meccanica, così come l’esperto di classiche, chi ama il motorsport e chi invece i progetti unici che nascono nel garage dietro casa, chi è profondo conoscitore del mercato JDM e chi se ne intende di muscle car”. Ad ascoltare Pietro, l’impressione è che la sappia lunga su cosa fare e come farlo: “Throttle Addicted si propone di essere un blog diverso dagli altri a tema motoristico, ma non solo a parole. Pensiamo che ci siano fin troppi siti di news a tema motoristico e riportare notizie con fredda oggettività non è quello che ci piace fare. Per questo ci proponiamo di trattare in parte tematiche nuove, poco o per niente esplorate, per proporre un’esperienza nuova al lettore. Ne sono la testimonianza i vari progetti a cui abbiamo dato spazio, come la MX-5 birotore, il prototipo per la Pikes Peak, le Porsche- Subaru e la Praga R1 che vedete nelle foto.
Vogliamo che il visitatore entri nel sito e che si senta spinto dalla curiosità a leggere i nostri articoli. Non manca lo spazio per il motorsport, classico e attuale; ma anche qui, come da nostro obiettivo, alla F1 si affiancano approfondimenti su campionati meno seguiti come WTCC, GT-Cup, JGTC e altri. Anche le classiche trovano il loro spazio su TA: l’articolo che avete ospitato sulla Lancia 037 ne è un esempio, ma si è parlato anche di giapponesi, di Citroen DS…e ne seguiranno tanti altre. Una grossa fetta della nostra torta va ai modelli di produzione, dalle supercar alle utiliarie, ma sempre se ci ispirano qualcosa di particolare, qualcosa di cui valga la pena parlare. Infine, ma non meno importanti, gli eventi con gare,raduni e visite a musei dell’auto”.
Eventi, gare, raduni…tutto pane per i denti degli appassionati di auto cui è difficile stare lontano: e così Pietro ci spiega che “negli ultimi mesi, per quanto ci è stato possibile, abbiamo presenziato ai maggior appuntamenti del panorama italiano (Auto e Moto d’Epoca, finali WSK, 6 Ruote per la Speranza, Rallycross a Franciacorta, EICMA, Mille Miglia nelle varie città) raccontandoli con gli occhi dell’appassionato, che poi è il destinatario dei nostri articoli. Come si può intendere dai temi trattati, il target è vario. Cerchiamo di focalizzare i nostri contenuti tanto sull’appassionato che voglia apprendere qualcosa di nuovo, di poco conosciuto, o approfondire un progetto, quanto sul meno appassionato che, tramite i social, può far parte della nostra community in crescita e apprendere cose nuove”.
Già i social, mondo che è fondamentale per Pietro e company: “il mondo è social, e noi di TA non ne siamo fuori; anzi, i social network fanno parte del nostro “core business”. È ai social network che puntiamo per affermarci. La nostra pagina Facebook è frequentata e ben seguita dallo staff. Nel social network più “democratico”, Twitter, si possono trovare tutti i nostri articoli e, anche lì, si può interagire facilmente ed espanderci. Google+, infine, è il social più integrato nella piattaforma che utilizziamo per il blog, e ciò consente un’interazione diretta. L’hashtag #speedisourcreed, poi, è tutto nostro, e può essere utilizzato su Instagram formando una vera e propria community di foto.
Per noi è fondamentale essere in contatto con chi ci segue e legge i nostri contenuti e siamo molto contenti qualora riceviamo un feedback, sia esso positivo che negativo, perchè se i complimenti servono a capire che il nostro lavoro è apprezzato, le critiche servono a farci crescere, a capire dove siano i nostri errori, i nostri limiti, e quindi a lavorarci su per risolvere questi problemi e quindi migliorarci. I social sono il miglior modo per interagire coi nostri lettori e viceversa”.
Tutto chiaro quindi? I ragazzi di Throttle Addicted sanno cosa vogliono e come raggiungerlo. La chiacchierata è finita ma la nostra curiosità non è ancora paga: ma voi vi siete chiesti il perché del nome Throttle Addicted? Pietro che ci dici al riguardo? “La scelta del nome non è stata immediata, anche perchè da un sito di motori ci si aspetta uno di quei titoli classici come “pianeta corse”, “motor friends”, “mondo motori” e cose simili. Volevamo evitare di cadere nella banalità e pertanto un nome ad effetto era necessario se non obbligatorio. Fino a che un giorno, facendo zapping su YouTube, mi imbatto in un video di un raduno drifting con un mashup di varie canzoni su cui spiccava “Roses” degli Outkast di circa 10 anni fa. Il ragazzo che ha composto questo mashup è conosciuto ad oggi come “Throttle”, che significa in lingua inglese “acceleratore”, “spinterogeno”. Quindi partire da questa parola era la cosa piu’ sensata secondo me e gli altri. Serviva ovviamente qualcosa per completare il titolo del sito, un aggettivo. Non so come, ma mi venne in mente l’aggettivo inglese “addicted”. In fondo noi appassionati di auto dipendiamo in un certo senso dal pedale che gestiamo col piede destro, no?” E noi aggiungiamo: “certo Pietro…come darti torto?”