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Koss Porta Pro: l’icona della cuffia portatile da 30 anni

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Introduzione di Francesco Fulchieri

Da oggi avvieremo una collaborazione con i ragazzi di Stereo-Head, giovani che condividono il nostro stile e punto di vista. Volevamo ampliare l’offerta dei contenuti anche all’ambito HiFi, però non quel tipo di HiFi da Car-Audio tamarro fatto di carrozzerie di colori improponibili, stucco e subwoofer da MySpecialCar. Vi presenteremo la loro realtà in un’intervista dedicata, per ora gustatevi la loro recensione di un modello molto VdS, una vera icona della cuffia portatile, best buy nel suo segmento.

Oggi ci troviamo a fare la recensione di una cuffia leggendaria, la Koss Porta Pro. Questo modello è nel listino della Koss da ormai 30 anni, ossia dal 1984 e in tutto questo tempo non ha nemmeno avuto un restyling.

Le Koss sono una cuffia sovraurale portatile di tipo semi aperto. Nonostante la cuffia sia semi aperta il rumore prodotto verso l’esterno non è eccessivo ed anche l’isolamento è decente, anche se ovviamente non ai livelli di una chiusa. Queste caratteristiche, unite alle specifiche riportate di seguito le rende utilizzabili con qualsiasi lettore o smartphone anche in movimento. Visto le caratteristiche le cuffie saranno provate con un Sansa Clip + ed uno smartphone xperia U.

Le piccole Koss possono essere acquistate ad un prezzo di 30 euro su Amazon. La confezione che vi verrà consegnata è diversa da quella rappresentata in foto sul popolare sito di e-commerce.

Specifiche tecniche

Risposta in frequenza: 15-25,000 Hz

Sensibilità: 101 db

Impedenza: 60 ohm

Lunghezza cavo: 1,2 m

Confezione e contenuto

Come detto prima la confezione (cuffie acquistate su amazon poche settimane fa) differisce dal blister in plastica rappresentato sul sito stesso. La confezione è realizzata con una scatola in cartone nera su cui è rappresentata la cuffia con la scritta del modello e le specifiche. All’interno, oltre alla cuffia troverete una bella sacchetta porta cuffie in simil pelle nera con impressa il logo della Koss. Difficile pretendere di più dalla confezione visto il prezzo, tenendo conto poi che la sacchetta solitamente non te la danno neanche con cuffie più costose e questa è davvero carina.

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Costruzione ed ergonomia

Nell’introduzione ho scritto che la cuffia non ha ricevuto restyling dal lontanissimo (eoni in fatto di design) 1984 e purtroppo si vede subito. Onestamente, per il mio gusto personale, è la cuffia più brutta che mi sia capitato d’indossare, batte perfino quel plasticotto delle Beats By Dr.Dre, con quel suo stile  futuristo per il 1984, ma che adesso fa un po’ sorridere.

I materiali e la costruzione riflettono perfettamente il costo dell’oggetto e questo non è sicuramente un bene. L’archetto è costituito da due  sottili lamine d’alluminio che si piegano facilmente e non è imbottita.  Le due lamine terminano con due guide di plastica che fungono da regolazione dell’archetto che però non si può bloccare in posizione ed è molto morbido quindi cercando di indossarle mi hanno fatto un po’ arrabbiare.

Al termine dell’archetto sono presenti le due strutture che reggono i padiglioni realizzate in plastica di colore nero. Questa parte si appoggerò sulle Vostre tempie ed è quindi imbottita con della gomma piuma che svolge bene il suo compito. Sui blocchetti, oltre all’indicazione di come indossare la cuffia, sono presenti due grilletti azzurri che permettono di alleggerire la pressione dei padiglioni sulle orecchie, anche se io ho preferito utilizzarle normalmente dato che restano meglio in posizione. Sulla parte esterna è riportato il modello su una lamina in alluminio.

I padiglioni, di colore azzurro e forati sul retro, sono fissati ai supporti con uno snodo che permette di farli appoggiare al meglio alle vostre orecchie e sono ricoperti da dei pad in gommapiuma facilmente intercambiabili. Lo snodo a prima vista non appare proprio un campione di resistenza, come il resto della cuffia

Il cavo è lungo 1,2 metri e si collega ad entrambi i padiglioni, mentre dall’altro lato termina con un jack da 3,5 mm a 100°. Il cavo è di sezione molto piccola, ma non presenta nessun problema di microfonicità.

La cuffia quando riposta può essere piegata e diventare veramente piccola. Il peso della cuffia è di solo 60 g, praticamente una piuma. Nonostante possa sembrare una trappola medioevale dall’esterno, una volta indossata la cuffia è leggerissima e comoda e non stringe neppure con i grilletti sbloccati.

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Come suonano

Su questa storica cuffia si legge di tutto, gente che dice che sia il Nirvana in testa o che dice che per ottenere di meglio bisogna subito salire oltre i 200 euro. Parto dicendo subito che non è vero, così vi smonto tutti i sogni. Nonostante le koss non suonino come cuffie da 200 euro si difendono molto bene nella fascia under 70, costruzione a parte.

Le Porta pro non mostrano una gamma bassa estesa e nemmeno articolata, vista la dimensione dei padiglioni e l’assenza di cups non ci si poteva aspettare altro, ma cercano di mascherare la cosa con il classico trucco del medio basso gonfio e direi che alla Koss il trucco è uscito bene dato che questo non si rivela ingombrante e fastidioso come accade di solito e risulta piacevole all’ascolto.

Probabilmente il trucco riesce grazie alla resa della gamma media veramente buona. La gamma media è avanzata e non risulta particolarmente sporcata dalle medio basse gonfiate. La rese delle voci è buona, soprattutto quelle maschili, mentre quelle femminili risultano leggermente nasali. Anche gli strumenti a corda hanno un buona resa, pur peccando in dettaglio.

La gamma alta non risulta molto estesa, anche se il dettaglio è abbastanza buono e soprattutto non risulta mai perforante ed affaticante. Le koss sicuramente non sono cuffie per amanti del dettaglio e della ricostruzione scenica precisa.

Un ultimo appunto riguarda i sistemi di ascolto: le Porta pro sono le uniche cuffie provate che suonano meglio collegate ad un lettore che amplificate per esempio con un Asgard.

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Conclusioni 

Anche se non è l’ammazza giganti che molti decantano trovo che le Koss siano un’ottima cuffia per il rapporto qualità prezzo. Con 30 euro vi portate a casa una cuffia comoda, ben suonante, che suona bene con i lettori e smartphone e, se non badate all’estetica oppure vi piace sembrare dei cyborg, questo non è affatto poco. Sotto i 70 euro difficile trovare di meglio: potrebbero giocarsela con le Creative Aurvana Live, anche se ognuna vince in determinati campi.

Recensione in breve

Suono: 7

Costruzione: 4

Comodità: 8

Rapporto qualità/prezzo: 9

Voto: 8,5

Pro: ottimo prezzo in relazione alla qualità, comodità, pad intercambiabili, funziona bene con lettori portatili e smartphone.

Contro: medio basso gonfio, orribile esteticamente.