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Persol Capri Edition: il mio primo paio di occhiali-gioiello

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Una delle novità della mia estate, oltre al recente acquisto (tramite l’ormai arcinoto sistema ad inviti) di un One Plus One* per sfruttare meglio i social ed entrare su Instagram dalla porta principale, è stato il colpo di fulmine per un paio di Persol Capri Edition, che mi sono concesso per festeggiare il raggiungimento della tanto agognata laurea.

Voglio dedicare qualche riga all’edizione limitata più glamour di Persol, anche se non più attuale, perchè ricalca molto il mio concetto di VitadiStile che, come recita il nostro pay off, non comprende solo le auto d’epoca.

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Come sapete, se ci seguite da un pò, amiamo molto il marchio italiano, creato da Giuseppe Ratti nel 1917. Ne abbiamo già parlato ai nostri inizi dando spazio ad un vero simbolo come i 714 SM, i folding replica di quelli di Steve McQueen, con l’immancabile lente azzurra ideale per la guida (così la pensava l’attore/pilota).


In questo caso invece il richiamo alle tematiche di VitadiStile è meno gridato. Dovete sapere che l’azienda nata a Lauriano, attualmente di proprietà di Luxottica, ogni anno crea una collezione a tiratura limitata per riprendere spunti della propria storia, riagganciandosi a fenomeni di costume delle varie epoche in cui Persol ha spadroneggiato, nascondendo e impreziosendo i volti dei divi.

Kisten Stewart indossa un paio di Capri Ed. a Cannes

Kristen Stewart indossa un paio di Capri Ed. al 65° Festival del Cinema di Cannes

In ogni collezione i designer vanno a riutilizzare forme di frecce (il “marchio di forma”) e meflecto (il maccanismo che consente alle stanghette di adattarsi alla forma del viso) storici o a crearne di nuove ispirati dal tema.

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Mentre quest’anno le collezioni erano due, Film Noir (la cui anima noir esce direttamente dalle storie di detective e criminali anni 40-50) e Vintage Celebration 1960 (che attinge all’archivio storico per ricreare 4 tonalità vintage), nel 2012 la musa fu l’Isola Azzurra.

Il fascino dei Capri Edition è assolato, abbagliante, evoca la lucentezza dei panorami contrastati tipici dell’isola, a partire dal blu profondo del Mediterraneo, comprimario della collezione insieme ai colori classici del marchio alato. Al mare dell’isola erano già stati dedicati gli spot promozionali di Light Blue di Dolce & Gabbana, la fragranza estiva lanciata nel 2007 con il video che ha reso celebre lo statuario David Gandy. Nell’ultima edizione (2013) è accompagnato dalla top model Bianca Balti, che, fasciata in un due pezzi dalle pieghe mitologiche, dona un fascino ancora più anni 50 alla sequenza rispetto ai precedenti.

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La collezione Capri è stata presenta alla Milano Fashion Week del 2012 (per le foto della presentazione vi segnaliamo quelle scattate da una fashion blogger presente al party) e ad ispirare i suoi dettagli è stata l’architettura di Villa Malaparte, progettata negli anni ’30 del secolo scorso dall’architetto Adalberto Libera per conto del noto giornalista, drammaturgo e diplomatico Curzio Malaparte.

La forte personalità dell’edificio ha catturato l’immaginazione di molti registi ed è diventata protagonista di alcuni film indimenticabili come Il disprezzo (Se non rimanesse che un unico film di Brigitte Bardot, sarebbe evidentemente Le Mépris.” Antoine de Baecque) e La pelle (tratto dal romanzo omonimo dello stesso Malaparte).

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La mia scelta: ho optato per il “verde isola” con lenti dalla tonalità ambrata (il colore delle lenti è sempre una scelta personale) polarizzate. Sicuramente un abbinamento molto caratteristico ed estivo, ma vincente. Il piacere che danno agli occhi le lenti in cristallo Persol è difficile da spiegare a parole, così come la sensazione di totale comodità che si prova indossandoli e di estrema qualità già solo toccandone le superfici. Una piacevole sorpresa è stata la confezione: sia la scatola che il porta-occhiali sono specifici per il modello e molto “capresi”. Se ne trovate ancora qualcuno nei negozi, quindi, non fatevelo scappare!

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*Di questo smartphone, tra le tante recensioni (è uno dei più chiacchierati del 2014), vi segnaliamo l’opera fotografica di un “collega”, Alessandro Gattolin, che ne ha parlato sul suo blog.

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Classe 1988, nato a Codogno e laureato in Giurisprudenza, dopo qualche mese nel mondo della selezione del personale, ora sono District Manager per un gruppo assicurativo francese. Petrolhead da sempre, mi divido tra fotografia (di cui mi dovrò decidere a frequentare un corso) e degustazioni. Il tutto accompagnato dal costante confronto con i fondamentali del social media mktg. Con VitadiStile facciamo divulgazione storica del mondo dell'auto e diamo spazio a giovani appassionati.