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Contemaso Rosato, giovanotto della Val d’Orcia

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Con la denominazione Contemaso, l’Azienda agricola di Alessandro Tognozzi Moreni produce due vini di eccezionale tempra e carattere all’ombra del Monte Amiata in quella terra felice e sospesa nel tempo della Val D’Orcia.

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Del Contemaso 2009 Toscana Rosso IGT ho già avuto modo di descrivere  la bella e suadente struttura, caratterizzata da un grande equilibrio, da tannini di nobilissima fattura e una sensazionale dorsale acida che rende  straordinario questo rosso a base Sangiovese, Cabernet e Petit Verdot.

Il Contemaso 2013 Toscana Rosato IGT è invece un Sangiovese quasi in purezza (95%) con un minima percentuale di Cabernet Sauvignon (5%) che dona al vino una maggiore concentrazione polifenolica, ne arricchisce la complessità e contribuisce a migliorarne la struttura.

Le vigne del Contemaso Rosato, giovanissime (10 anni), sono coltivate a cordone speronato e dall’alto della loro giacitura collinare, ai piedi dell’Amiata, godono di un’ eccezionale esposizione  a sud. La morfologia del territorio privilegia questo territorio riparandolo dalle perturbazioni provenienti dal mare e garantendo, nell’equilibrio delle correnti indotte dal Monte, uno straordinario mix di luminosità e ventilazione tale da favorire una corretta maturazione e salute delle uve.

La vinificazione avviene completamente in acciaio, come si conviene ad un vino che vuole essere fresco, di pronta beva e capace di esprimere il proprio territorio con immediatezza e precisione gusto-olfattiva. Solo 1300 sono le bottiglie prodotte a conferma della grande attenzione del produttore per la qualità attraverso basse rese e scrupolosa selezione in vigna.

Il terreno è quello tipico dei grandi Sangiovese toscani un medio impasto ricco di scheletro e argilla che imprime a queste uve quella caratteristica nota di mineralità quasi vulcanica unita a straordinari sentori di frutti di bosco, marasca e rosa canina. Ad una più attenta olfazione questo rosato riserva piacevoli sentori di sottobosco accompagnati da una lievissima nota di foglia di tabacco.

In bocca sprigiona tutta la sua gioventù: la buona freschezza, la tannicità e la inaspettata persistenza lo rendono adatto a piatti semplici e succulenti della tradizione come anche a crostini con carne o patè.

La lettura che Alessandro Tognozzi Moreni offre con questo suo Rosato dalle qualità sorprendenti, riflette la grande dedizione e attaccamento al territorio di questa famiglia che da oltre cinquecento anni lo vive e ne preserva l’integrità e l’espressività. Il vigneto, infatti, occupa una piccola porzione della sterminata tenuta, dove trovano spazio anche boschi e pascoli. Questo Rosato è un vino di un territorio, fatto non solo di morfologia e composizione chimica ma anche di cultura, tradizione e sensibilità.

Con queste premesse, un territorio così poliedrico diventa un terroir d’eccezione capace di manifestare in ogni sorso la propria straordinaria vitalità e ricchezza espressiva.

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Classe '76, Dottore di ricerca, libero professionista e Master Sommelier FIS, coltivo da sempre la passione del vino e delle auto d'epoca. In entrambi i settori concentro il mio interesse sulle produzioni italiane di eccellenza come strumenti di crescita economica e diffusione della nostra cultura nel mondo. Punti deboli? Le supercar '60 e '70 ed i grandi rossi dell'Etna!