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Intervista ad Arianna Crippa: a lezione di aerografia

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Cosa hanno in comune le due immagini sopra raffigurate? Qualcuno dirà che entrambe raffigurano due caschi, qualcun’altro aggiungerà che entrambi i caschi sono ben decorati. Entrambe le risposte sono esatte, in effetti, ma la risposta migliore e’ che entrambe le immagini raffigurano caschi decorati secondo la tecnica dell’aerografia. Ma cos’è l’aerografia? In cosa consiste? Beh, a queste e ad altre domande risponderà oggi Arianna Crippa, una ragazza che della sua passione per l’aerografia e il motociclismo ne ha fatto un lavoro. photo by Claudio Taiana 2 (768x1024)Arianna, infatti, si occupa di aerografia, verniciatura su varie superfici, di restauro di moto e bici d’epoca; inoltre è anche specializzata nell’arte dei filetti a mano. 1375773_568354483214521_654240454_n (720x960)Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte e dopo un pò di gavetta ha fondato la Airbrush Lake Design. logo-nuovo-2013-web (1024x960) Dopo questa breve introduzione lascerò che sia Arianna a raccontarci qualcosa su sè stessa, attraverso l’intervista che ci ha, gentilmente, concesso. Puoi spiegarci, brevemente, in cosa consiste l’aerografia?

L’aerografia è una forma d’arte che permette di realizzare svariati effetti grafici da semplici sfumature a disegni di qualità quasi fotografica per mezzo dell’aerografo (o aeropenna). L’aerografo è uno strumento di precisione inventato nel 1893 dall’artista Charles Burdick che funziona in base al principio della nebulizzazione interna. Per farlo funzionare servono sostanzialmente 3 cose: aerografo, compressore e colore. Il colore si mescola all’aria compressa e viene vaporizzato in piccolissime goccioline diventando uno spruzzo che può essere regolato e controllato attraverso un apposito pulsante.

aerografo professionale per carrozzerie Come nasce la tua passione per tale forma di pittura e come mai hai scelto il mondo del motociclismo per praticarla?

La mia passione è nata ai tempi dell’Istituto d’Arte dove ho imparato le tecniche base di applicazione nel campo dell’illustrazione. Me ne sono innamorata subito…affascinata da questo strumento così piccolo con cui si possono fare grandi cose. Così ho iniziato a comprare libri su quest’Arte e abbonarmi all’unica rivista che esisteva a quei tempi per cercare di apprendere maggiori informazioni sulla tecnica e sugli svariati campi di applicazione. La scelta del mondo del motociclismo è stata quasi naturale! Da un lato perchè appassionata di moto fin da piccola (per recarmi a scuola avevo un bel cinquantino a marce più grande di me….un COCIS CAGIVA) e dall’altra perchè sfogliando per la prima volta la rivista di aerografia, sono rimasta a bocca aperta dalla bellezza di quelle moto custom aerografate e scintillanti!

Tra tutte le tue opere, ce n’è una di cui sei particolarmente fiera? Perchè?

Si. Un quadro realizzato nel 2000, il quadro di Marylin Monroe, un’altra mia passione! E’ stato uno dei miei primi lavori! Ne vado fiera perchè dal nulla sono riuscita a ricreare quasi una fotografia, ed è quello che, credo ogni artista del modo dell’aerografia aspiri a fare, poichè  l’aerografo è stato creato principalmente per essere utilizzato nel campo della grafica e dell’illustrazione. Copertine dei dischi, locandine, pubblicità, ritocco fotografico, spaccati di motori e design industriale; prima dell’arrivo dei Computer venivano realizzati proprio con questo piccolo ma geniale strumento.

P1030040 (979x1024) Ti è mai capitato di decorare moto che poi hanno partecipato a gare di motociclismo?

No, per ora no! Sarebbe una bella soddisfazione, anche se qualsiasi lavoro io faccia per i miei clienti, dal restauro all’aerografia, è sempre una grande soddisfazione, soprattutto vederli contenti e fieri del risultato. Comunque colgo questa domanda come una sfida: vi dirò di più, da donna motociclista, che fa un lavoro per lo più maschile, sarebbe bello poter decorare la moto o un casco di una donna professionista del mondo motociclistico!

C’è qualche aneddoto, legato alla tua professione, che vuoi condividere con noi?

Semplice…..sono un po’ come il calzolaio con le scarpe rotte………dal 2009 ho una Harley Davidson Sportster 883r del 2002, e su di lei non sono ancora riuscita a metterci la mia mano da artista. Tra i buoni propositi per questo nuovo anno, c’è lei!

Dalle foto che ci hai inviato, si evince una forte passione per il mondo del motociclismo e per gli anni 50: come sono nate queste passioni?

Da sempre! Fin da piccola guardavo vecchi film sognando di essere un giorno una di quelle splendide pin-up d’altri tempi, ma nel contempo appiccicavo il naso sul finestrino dell’auto di mio padre appena sentivo il rombo delle moto custom in sorpasso, immaginandomi alla guida di quelle fantastiche motociclette. Alla fine ce l’ho fatta….sono una pin up ed una lady biker, per me è importante mantenere la femminilità anche in moto!

Hai mai partecipato a raduni di moto? In tali occasioni, hai conosciuto personalità di spicco nel mondo del motociclismo?

Si a tanti moto raduni e pur non avendo mai conosciuto nessuna celebrità, ho sempre trovato persone meravigliose: gente legata dalla stessa passione…quella delle due ruote, indipendentemente dal tipo di moto.

Con questa intervista vorremmo sfatare il luogo comune secondo il quale il mondo del motociclismo sarebbe un mondo di esclusivo appannaggio maschile, perciò sentiti libera di raccontarci ulteriori curiosità.

Ormai il mondo del Motociclismo non è più solo degli uomini, anche se devo dire che quando sono alla guida della mia “piccola” noto ancora lo sguardo un po’ stupito di alcune persone che vedo per la strada.
Più di 6 anni fa ho iniziato a girare in moto come passeggera o meglio “zavorrina“, nel gergo motociclistico, del mio compagno attuale che possiede una bella Harley Fat Boy;  ora ancora più bella perchè ovviamente le ho personalizzato la carrozza. Tuttavia non mi bastava fare da zavorrina, volevo di più, volevo sentire quelle sensazioni che si provano solo guidando una moto; così, spronata anche dal mio compagno, ho preso la patente e subito lei, la mia prima Harley.
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Così ognuno ha la sua e rigorosamente monoposto!! Il mio primo viaggio lungo è stato un tour per la Grecia alcuni anno fa! 3 isole e una parte del Peloponneso in 10 giorni! Esperienza stupenda! Finalmente provavo per la prima volta quella ” famosa ricetta”:io-la mia moto-la mia strada..sensazione che ti toglie il fiato soprattutto quando ti trovi in paesaggi mozzafiato…fatti magari di tornanti tra boschi e un attimo dopo a picco sul mare cristallino!! Wow che emozioni! Ho diverse amiche con le quali condivido la passione per la moto..e i viaggi! Vi assicuro che donne in moto c’è ne sono parecchie ormai!!
Dalle tue parole si evince quanto la passione per il mondo del motociclismo sia radicata in te.
La mia vita ormai gira tutta intorno al mondo biker….sia come motociclista che come verniciatrice e restauratrice di moto d’epoca! Anzi per me sfatare il luogo comune che il mondo del motociclismo è maschile, è una doppia sfida. Sia come motociclista che come aerografista!
Senti di essere fortunata per essere riuscita a trasformare la tua passione in un lavoro? Puoi raccontarci come ci sei riuscita?
Si, devo dire di ritenermi una persona fortunata che è riuscita a intraprendere un lavoro legato alle proprie passioni!
Dopo tanti anni a praticare l’arte dell’aerografia come hobby e poi “secondo lavoro”, imparando da autodidatta prima e poi con l’appoggio di una carrozzeria, le varie tecniche di applicazione su metallo; 3 anni fa ho mollato il lavoro da impiegata per andare a lavorare in un azienda di verniciatura e restauro di moto d’epoca! In 3 anni ho acquisito l’esperienza in tutte le fasi di un restauro: preparazione, stuccatura e verniciatura dei pezzi, oltre alla tecnica di filettatura a mano. Tecnica fondamentale nel restauro delle moto d’epoca che consiste nel tracciare lunghe linee che vanno dai 2 ai 5 mm con solo l’ausilio di un pennello! Tecnica che ormai praticano in pochi! Dopo questa esperienza che mi ha permesso di essere una decoratrice a 360 gradi nel campo dei motori rombanti, ho intrapreso la mia strada avviando la mia attività in provincia di Como! Airbrush Lake Design.
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Ti capita spesso di incontrare persone, erroneamente, convinte che il tuo lavoro sia un “lavoro da uomo”?
Si, mi capita spesso di incontrare persone che rimangono un po’ allibite quando mi chiedono che tipo di lavoro faccio o mi vedono in tuta da verniciatore. La frase che spesso mi sento dire è: “un carrozziere donna non l’ho mai visto!” Sinceramente non capisco poi cosa ci sia di strano, anzi sono convinta che le donne abbiamo una marcia in più, poiché sono più attente ai dettagli e hanno una finezza maggiore nella decorazione. Ora immagino passerò per una femminista! (ride ndr.)
Perciò credo che il mio esempio, di sfatare il mito che alcuni campi siano solo degli uomini,valga doppiamente e devo dire che ne vado molto fiera.
Ti ringraziamo per aver risposto alle nostre domande. Speriamo che la tua testimonianza possa stimolare la riflessione delle persone, ma soprattutto che possa essere fonte d’ispirazione per altre donne.
In conclusione vorremmo proporvi, attraverso una carrellata, alcuni lavori di aerografia e restauro realizzati da Arianna.
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Classe 1988 (inguaribile ottimista), nato a Piacenza, diplomato al liceo linguistico, laureando in scienze internazionali e diplomatiche presso l'università di Bologna. Follemente innamorato, da sempre, di cinema e letteratura poiché, oltre a essere ottimi mezzi di comunicazione sono al tempo stesso anche insostituibili fonti di apprendimento e intrattenimento, che consentono di vivere molteplici vite nell'arco di una sola. Sogno nel cassetto: apportare un contributo rilevante al mondo; e badate...non lo dico tanto per dire; lo dimostra il fatto che non sia in lizza per nessun concorso e che nemmeno abbia intenzione di candidarmi.