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La prima asta di auto d’epoca

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Sabato 12 aprile, si è tenuto, proprio a Piacenza, un evento a cui non potevamo certo mancare. La Casa d’Aste Iori ha organizzato, presso la propria sede di via Pietro Cella 9 che di solito ospita quadri ed altre pregevoli opere d’arte, un’asta di auto e moto d’epoca, la prima del suo genere. Una Cadillac parcheggiata nella trafficata via principale segnalava che era proprio quello il posto e, avvicinandosi, la conferma arrivava dalla Fiat 501 Corsa del 1921 disposta all’ingresso, anch’essa acquistabile.

Chi vive l’ambiente del motorismo d’epoca sa che le aste non sono certo cosa rara, soprattutto collaterali ad occasioni speciali, come saloni, gare e concorsi d’eleganza (tra i più noti proprio Villa d’Este che si terrà nel prossimo mese). Sono spesso la parte più glamour di questo mondo, con aperitivi e banchetti in location d’alta classe.

La particolarità dell’asta organizzata da Stefano Iori, è stata anzitutto l’essere una tra le prime organizzate da una casa d’aste italiana, e soprattutto il carattere “affordable”, rispetto a quelle di contorno agli eventi Top, estremamente esclusive, sia per partecipazione sia per prezzi dei lotti. A questo indirizzo potete vedere l’elenco dei lotti con relative stime.

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In quest’occasione l’appassionato di qualunque livello poteva sentirsi protagonista, data la presenza di pezzi entry level, adatti anche a chi vuole avvicinarsi per la prima volta all’auto d’epoca chiavi in mano (era presente anche un’agenzia di pratiche auto per concludere il passaggio). Nella fascia sotto i 5.000 Euro erano degne di nota, tra le altre, una Fiat 500C Topolino del 1953 che partecipò alla Mille Miglia nel 1954, una Fiat 600D 750 Vignale del 1964 (piccola coupè molto graziosa e filante creata da una matita storica)  ed una  Simca 1000 LS del 1970 ottimamente restaurata. Sotto al limite psicologico dei 10.000 Euro c’erano Fiat 600D 750 del 1963

Le quattro ruote della porta accanto erano in compagnia di esemplari che senza dubbio hanno attirato pubblico anche dalle regioni vicine (è stata un’asta di respiro internazionale, confermato anche dalla provenienza dei lotti).

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Ampio risalto era stato dato dalla stampa nazionale alla presenza di lotti rari e di difficile reperibilità, che venivano messi all’incanto a meno di un’ora da Milano: nota è infatti la comoda posizione di Piacenza, che l’ha resa un funzionale polo logistico del Nord Italia. Tra i modelli più apprezzati dal pubblico proprio la DMC-12 De Lorean, che deve la sua notorietà a “Ritorno al futuro”, la saga di film di cui era stata scelta come protagonista grazie alla sua presenza scenica. Talmente innovativa che originariamente era stato previsto di montare posteriormente un motore rotativo Wankel, ma per risparmiare sul carburante in un periodo di scarsità mondiale di petrolio si dovette optare per un V6 Douvrin PRV a iniezione.

Oltre alla De Lorean ed alla Fiat 501 Corsa, le primedonne sono state un’Alpine Renault A110 1100 del 1968 (unica nel suo genere avendo il numero di telaio 00001), una rara Simca 9 Sport 1200 del 1952 completamente restaurata, ma la vera top model era una Porsche 356 B-T5 con motore 1600, in assoluto il pezzo più costoso.

Sempre grande curiosità catturano le anteguerra, ben rappresentate dalla Fiat 508B Balilla 2 Porte del 1935.

Numerose anche le moto di ogni epoca e prezzo, che si dividevano tra sala e magazzino, a cui si aggiungevano tre velocipedi di produzione francese, il più vecchio accoglieva i visitatori all’ingresso contrapposto alla 501 Corsa.

La giornata si divideva in due: dalle 10.00 della mattina i lotti erano in esposizione, fino alle 16.00, mentre alle 16.30 è iniziata l’asta vera e propria. Sicuramente un’iniziativa interessante anche per avvicinare il grande pubblico e portarlo a toccare con mano i modelli che fanno sognare.

Parlando con il titolare, abbiamo saputo che l’intenzione è di organizzare due aste all’anno a Piacenza, la prossima in autunno, per poi portare il format anche su altre piazze più remunerative (non solo italiane). Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa dinamica organizzazione, per partecipare numerosi ai prossimi appuntamenti.

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Classe 1988, nato a Codogno e laureato in Giurisprudenza, dopo qualche mese nel mondo della selezione del personale, ora sono District Manager per un gruppo assicurativo francese. Petrolhead da sempre, mi divido tra fotografia (di cui mi dovrò decidere a frequentare un corso) e degustazioni. Il tutto accompagnato dal costante confronto con i fondamentali del social media mktg. Con VitadiStile facciamo divulgazione storica del mondo dell'auto e diamo spazio a giovani appassionati.