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SCARPE GROSSE E CERVELLO FIVI: 15.000 presenze a Piacenza

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Scarpe grosse, cervello FIVI. È questo il messaggio del settimo Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti organizzato da FIVI (qui la nostra intervista a Matilde Poggi) in collaborazione con Piacenza Expo.

Una due giorni in cui 15.000 persone (6.000 in più dello scorso anno) hanno avuto l’occasione di incontrare i vignaioli e farsi raccontare il loro lavoro in vigna, il loro territorio e il frutto del loro operato. Ormai gli spazi sono al completo nel padiglione grande di Piacenza e solo due punti restano adibiti al ristoro con panche: il resto è completamente occupato dagli stand omogenei dei vignaioli. Un grande successo contando la crescita rispetto alle prime edizioni a cui avevamo partecipato (qui le impressioni del 2013).

Parte del successo, oltre alla disponibilità e cordialià degli standisti che accompagna i valori di cui sono portatori, è data dal clima che si respira e l’autorevolezza che ha guadagnato sia lato buyer (molti carrelli pieni) che tra i consumatori finali.

Pubblico eterogeneo e in gran parte giovane. Ormai è diventata una festa per tutti.

Un evento che si ripeterà il 24 e 25 novembre del prossimo anno, quando la FIVI festeggerà i 10 anni di vita.

“Siamo convinti che il successo crescente del Mercato – ha dichiarato la presidente FIVI Matilde Poggi – sia la diretta conseguenza della credibilità che ci stiamo guadagnando a livello istituzionale, in Italia come in Europa. Abbiamo le scarpe grosse e il cervello FIVI, le mani nella terra e la testa rivolta a una causa comune”. Tante sono infatti le battaglie condotte durante l’anno in corso e tante sono ancora quelle da combattere.

Dall’etichetta nutrizionale, giudicata dalla FIVI un inutile aggravio, alla regolamentazione dell’Enoturismo, di cui FIVI come componente della CEVI (Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti) sta discutendo con le istituzioni europee. Ma anche e soprattutto la sburocratizzazione di un settore, quello vitivinicolo, schiacciato da una burocrazia che ostacola il ruolo di tutela del territorio che il vignaiolo riveste.

Tutti temi di cui si è discusso nell’assemblea della domenica mattina, durante la quale sono stati premiati come Vignaioli dell’anno, di fronte a una platea di vignaioli commossi, Germana Forlini e Alberto Capellini, coppia in vigna e nella vita nelle Cinque Terre.

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Classe 1988, nato a Codogno e laureato in Giurisprudenza, dopo qualche mese nel mondo della selezione del personale, ora sono District Manager per un gruppo assicurativo francese. Petrolhead da sempre, mi divido tra fotografia (di cui mi dovrò decidere a frequentare un corso) e degustazioni. Il tutto accompagnato dal costante confronto con i fondamentali del social media mktg. Con VitadiStile facciamo divulgazione storica del mondo dell'auto e diamo spazio a giovani appassionati.