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Octane Italia: intervista al Direttore Andrea Fontana

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Andrea Fontana, direttore di Octane Italia

Andrea Fontana, direttore di Octane Italia

Octane è sinonimo di eccellenza nel mondo delle riviste dedicate all’automobilismo d’epoca: lo stesso titolo del magazine, Octane, pare quasi voler richiamare la sinfonia di una otto cilindri e quell’odore di benzina che prorompe dagli scarichi ad un raduno di auto d’epoca. Un mix di sensazioni che non può non fare breccia nel cuore di ogni appassionato di motori.

La rivista, nata in Inghilterra nel giugno 2003, si rinnova. Octane Italia ha infatti visto un cambio al timone (o meglio, al volante) a partire dal primo maggio 2014, una data emblematica per il mondo dell’automobilismo, un giorno che soprattutto per Andrea Fontana, neo-direttore di Octane Italia, ha un valore particolare. 

Andrea Fontana, giornalista professionista dal 1996, è direttore responsabile di Octane Italia da nemmeno un mese: un lasso di tempo decisamente breve che tuttavia non gli ha certo impedito di convogliare il suo grande entusiasmo nella nuova avventura. Vita di Stile lo ha intervistato per voi cercando di cogliere appieno la sua filosofia.

Il primo pensiero va al mondo dell’editoria, un settore che sta vivendo una forte crisi soprattutto per quanto concerne il cartaceo:

Sarebbe lungo e complicato analizzare la situazione dell’editoria italiana e i temi che animano il dibattitto sulla convergenza tra editoria tradizionale e digitale in tutto il Mondo. Posso soltanto dire che nonostante l’indiscutibile stato di crisi permanente e il ridimensionamemto, in alcuni casi addirittura la chiusura, di molte testate dedicate al settore auto, abbiamo deciso di andare controcorrente, offrendo al pubblico degli appassionati italiani quella che vine riconosciuta come la più autorevole ed esclusiva testata del settore auto d’epoca.

Come detto, Octane nasce in Inghilterra 11 anni or sono e viene concessa in licenza negli altri Paesi. Ma di che genere di rivista stiamo parlando?

Non si tratta di una rivista tecnica, parliamo di passioni e di stili di vita che hanno come punto di partenza l’amore per le auto, ma riguardano anche il gusto di leggere un articolo ben scritto e documentato, di ammirare immagini curatissime e di scoprire il modo migliore per vivere la propria passione. In una parola cerchiamo chi sappia ancora emozionarsi, che sia un profondo conoscitore o meno di auto d’epoca, poco importa.
La rivista, disponibile soltanto in abbonamento, ripropone per circa il 70% i contenuti inglesi con immagini spettacolari, articoli interessanti, approfonditi e di piacevole lettura. Anche per i contenuti sviluppati appositamente per i lettori italiani manterremo quell’approccio British che la rende unica.
Octane UK

Octane UK

Approccio British di cui Andrea presenta subito un esempio emblematico:

Sul primo numero troverete un articolo dedicato ai grandi carrozzieri indipendenti italiani. Per andarli a trovare i due inviati di Octane UK hanno avuto a disposizione una Ferrari FF gentilmente concessa da Maranello. Dall’Inghilterra a Modena come auto di cortesia gli è stata messa a disposizione una Lancia Thema. Bene, le prime righe del servizio sono una stroncatura quasi totale della povera Thema. Ditemi in quale redazione italiana ciò sarebbe possibile? Se non vi caccia il direttore, lo fanno quelli del marketing. Eppure il giornalismo è proprio questo. Onestà intellettuale e grande rispetto soltanto nei confronti dei lettori.

Passione, onestà intellettuale e contenuti esclusivi: sono questi i capisaldi di Octane Italia. Ma non solo…

Vogliamo considerarci un po’ come la Ferrari e la Maserati dei primi tempi, niente a che vedere con gli editori veri.
Non potendo permetterci una distribuzione capillare in edicola, abbiamo deciso di puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
Vogliamo realizzare numeri da collezionare, che possano essere riletti anche a distanza di tempo, quindi tutti i contenuti legati all’attualità verranno veicolati attraverso il sito octaneitalia.it, che rappresenta un’integrazione importante. Contrariamente agli altri editori, infatti, non vedo alcuna contrapposizione tra editoria tradizionale e nuove tecnologie, piuttosto molte sinergie e, appunto, integrazione.

La schermata di octaneitalia.it

La schermata di octaneitalia.it

Nulla da eccepire: ci troviamo in una dimensione 2.0. La visione di Andrea Fontana è molto vicina a quella dei più giovani e di certo va a braccetto con la filosofia di Vita di Stile: cercare l’integrazione tra il nuovo ed il passato con un occhio di riguardo anche a chi si avvicina al mondo dell’automobilismo in punta di piedi.
Ma come si è tradotta in concreto la passione di Andrea Fontana per il mondo dell’auto d’epoca?

In passato ho posseduto una favolosa AlfaRomeo Duetto spider (osso di seppia, lo stesso modello guidato da Dustin Hoffmann nel film Il Laureato), una Mini Travel e una LandRover passo lungo. Oggi giro per Milano a bordo delle 500 Enjoy.

Nell’introduzione parlavamo del primo maggio, una data che per ogni appassionato di automobilismo e soprattutto per Andrea ha un valore particolare: dall’editoriale del primo numero emergono pensieri ricchi di amarcord e aneddoti che uniscono auto e vicissitudini amorose. Amarcord ma non solo: la nostalgia si traduce in speranza per il futuro.

Se voleste scoprire il mondo di Octane Italia non vi resta che abbonarvi: in occasione del lancio sono previste tariffe piuttosto agevolate, un’offerta davvero irrinunciabile. Basti pensare che un abbonamento annuale (12 numeri) passa da 80 a 50 € ed è inoltre possibile sottoscrivere anche un abbonamento trimestrale: il tutto entro e non oltre il 31 maggio 2014.


Ringrazio Andrea Fontana per la cortesia e la grande disponibilità.

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Classe 1988, nato a Piacenza, sono dottore in Giurisprudenza e redattore per Sportpiacenza.it. Collaboro attivamente con un forum di Fantacalcio e scrivo pezzi, dai contorni semi-seri, dedicati alla mia città. Appassionato di informatica, fantascienza in ogni sua declinazione e teatro mi sono avvicinato soltanto da poco al mondo dell’auto d’epoca. Inguaribile nostalgico, setaccio la rete a caccia di video di Gran Premi anni ‘70 e rally che hanno fatto storia. Come sogno nel cassetto ho una muscle car, magari una Corvette di fine anni Sessanta.