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Maserati Alfieri, “La Grande Bellezza”

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Al Salone di Ginevra 2014 Maserati rilancia il suo stile guardando al proprio centenario!

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Il Concept realizzato dalla squadra capitanata dal tandem Ramaciotti – Tencone, vuole alzare l’asticella del “design” del celebre marchio. Alfieri porta il nome del personaggio di maggior spicco tra i fratelli Maserati: il genio della meccanica che nel 1914 fondò “Officine Alfieri Maserati”.

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Un modello capace di infrangere il primato della Gran Sport della Casa del Tridente, e che per farlo si appoggia a una leggende del suo passato dalle linee iconiche quali la A6GCS/53 pennellata dal Pinin!

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L’auto e i progettisti vogliono ritornare quelli di un tempo, quelli della “Squadra Italia” che fissò quegli standard elevati dai quali, poi poter (purtroppo) decadere, come ci racconta il film Premio Oscar “La Grande Bellezza di Sorrentino”.

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Il filo conduttore tra i due “gioielli” d’arte è più che evidente, oltre che coetaneo.

Il grande cinema romano che negli anni della A6GCS era a cavallo tra il neorealismo e il cinema d’autore, periodo d’oro della commedia italiana, dove sul palcoscenico di cinecittà giravano nomi come De Sica, Rossellini, Visconti e Fellini.

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“La Grande Bellezza” ha vinto perché il regista ha magistralmente diretto un J’accuse di tutto quello che l’Italia si è giocata negli ultimi anni dalla propria grandezza alle positive stime per il proprio futuro, una Roma da togliere il fiato “contenitore vacuo di una decadenza da vertigini”.

Sorrentino riempie il film di tutte le figure più “al-limite-dell’incredibile” della società italiana, quasi la pellicole fosse uno dei tanti cahiers de doléances che circolavano ai tempi della rivoluzione francese, ed è proprio quest’ultima considerazione che ci fa sperare.

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In Italia non abbiamo voglia di rinnovamento, ne abbiamo bisogno; bisogno che, per come siamo messi, equivale all’ossigeno per respirare. Abbiamo bisogno di ricredere in noi stessi, come persone, come società, come imprese, come artigianato, come eccellenze eno-gastronomiche, come quelli della scuola calcio italiana, come quelli dei giri di campo di Manassero, come quelli di Luna Rossa, e della Rossa in Formula 1.

Noi abbiamo il compito di tornare ad essere quella incredibile eccellenza mondiale, capace di guidare i sogni di intere generazioni, che ci ha sempre contraddistinto nel mondo. Come ha continuato a fare Maserati a Ginevra, chiamando la propria auto “Alfieri” (nome che evoca La leggenda), e donandole un linea da bozzetto e non da programmi per pc.

Alfieri ha riportato a Ginevra “La Grande Bellezza”!

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Classe 1988, nato a Piacenza, golfista in erba. Formazione classica con tesina di maturità su Gianni Agnelli e laurea in giurisprudenza. La passione per l’antiquariato è di famiglia, passando per le macchine fotografiche anni ’50 – ’70, arrivo al motorismo d’epoca. Ho partecipato di recente alla 13 Chilometri Bobbio-Penice, gara di regolarità nella quale, sprovvisto di cronometro, tenevo il tempo con un automatico anni sessanta. Piazzamento dignitoso, giuria incredula!