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Rush: come (ri)scoprire il cinema e la Formula Uno

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Inutile negarlo: il circus della Formula 1, sebbene sempre alla ricerca di nuovi orizzonti, ha perso lo smalto di un tempo.
Proprio domenica è andato in scena l’ultimo atto del Mondiale di Formula 1: ha trionfato il tedesco Vettel a bordo delle imbattibili Red Bull. Mondiale già scritto in partenza verrebbe da dire, un mondiale che da qualche anno a questa parte non regala sussulti, emozioni, colpi di scena.

Il regista Ron Howard si è dimostrato ben consapevole della perdita di appeal della competizione motoristica più famosa al mondo e, cavalcato l’onda, ha confezionato un film davvero ben riuscito. Protagonisti: Niki Lauda, James Hunt e la loro storica rivalità. Razionale e calcolatore il primo, scanzonato e amante della bella vita il secondo.

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Premessa: non si tratta di un film di nicchia. Il dualismo tra Hunt e Lauda, che ha fatto la storia della Formula 1 anni ’70 ed è il leit motiv del lavoro di Howard, riesce a calamitare l’attenzione di (quasi) ogni platea in un crescendo di sceneggiature storicamente accurate (davvero ottima la riproduzione delle automobili visibili in griglia e la ricostruzione di alcuni tracciati) e interpretazioni convincenti dei due attori protagonisti. Il tutto è accompagnato dalla colonna sonora realizzata dal famoso Hans Zimmer (Inception vi dice niente?) che ben si sposa con le atmosfere dell’automobilismo anni ’70.

Ogni frame della pellicola regala forti scariche di adrenalina miste ad una nostalgia piuttosto marcata per quei tempi dove ogni cordolo poteva nascondere un’insidia e dove ogni gara poteva essere l’ultima della carriera di un pilota. Lo schermo proietta immagini vivide, talvolta crude, che ben fanno capire cosa significava essere al volante di una Formula 1 tra gli anni Sessanta e Settanta.
Il contrasto tra i due piloti, sebbene appaia a tratti troppo romanzato, non potrà che spingervi a parteggiare e a “tifare” per Hunt piuttosto che per Lauda.

Giovani, cinema e automobilismo possono quindi convivere? Secondo la visione di Howard, che poi è anche la nostra, la risposta è senza dubbio positiva. Molti film, ingiustamente dimenticati, hanno visto il motorismo da una prospettiva divulgativa, cucendo attorno alle gare una sceneggiatura che possa risultare accattivante anche per tutti. Sarà nostro intento (ri)scoprire insieme alcuni capolavori che hanno fatto la storia del cinema: Rush è solo l’inizio.

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Classe 1988, nato a Piacenza, sono dottore in Giurisprudenza e redattore per Sportpiacenza.it. Collaboro attivamente con un forum di Fantacalcio e scrivo pezzi, dai contorni semi-seri, dedicati alla mia città. Appassionato di informatica, fantascienza in ogni sua declinazione e teatro mi sono avvicinato soltanto da poco al mondo dell’auto d’epoca. Inguaribile nostalgico, setaccio la rete a caccia di video di Gran Premi anni ‘70 e rally che hanno fatto storia. Come sogno nel cassetto ho una muscle car, magari una Corvette di fine anni Sessanta.